Quando il governo lecca il (termine censurato) alla SIAE

Il Ministero dei beni culturali ha bellamente deciso che la SIAE non percepisce già abbastanza soldi con i diritti d’autore dalla vendita di CD e DVD, ma ha bisogno di prendere altri soldi. Ma come? Ecco l’ingegnosa soluzione del nostro ministero: tassare maggiormente i supporti digitali scrivibili. E già, perchè se io compro un DVD riscrivibile per masterizzarci il video delle nozze, naturalmente devo pagare i diritti alla SIAE. Se voglio fare una copia di backup della mia cartella “Documenti” e salvarla su chiavetta USB, devo pagare i diritti alla SIAE. Ma questo è giusto, sì… cioè, gli artisti hanno bisogno di quei soldi, è un loro diritto averli… anche se non sto copiando una loro opera…

Ma fatemi il piacere! A parte che esiste una legge italiana che permette di avere una copia di backup gratuita per ogni file multimediale regolarmente acquistato, ma nessuno lo sa… Poi l’affermazione «Questo provvedimento restituisce dignità a chi crea un’opera» è del tutto insensata, dai!

Citando il presidente (mi pare) del Pirate Party (Partito dei Pirati, ha circa il 30% dei consensi in Svezia – ndr) “Quando fondarono la prima biblioteca pubblica al mondo, gli editori si alterarono. Dicevano che così facendo si sarebbe andati incontro al decadimento della cultura, poichè tutti gli scrittori avrebbero smesso di scrivere dato che nessuno avrebbe più comprato libri ma li avrebbe presi in prestito in una biblioteca pubblica. E come tutti sappiamo, oggi più nessuno scrive libri…”

Che cosa assurda. Tutto questo per tentare di fermare il file sharing. Fa niente se le statistiche affermano che il file sharing ha aumentato l’acquisto di opere audio o video. Fa niente se in italia i prodotti digitali costano il 30-40% in più rispetto ad oltreoceano. Questa tassa era necessaria, per il bene di tutti… Ma fatemi il piacere -.-”

Ecco qualche esempio di aumento: 36 centesimi per una chiavetta Usb da 4 giga, circa 50 centesimi per un Dvd riscrivibile, quasi 10 euro in più per i dischi rigidi da 15 giga montati sui lettori Mp3 (per esempio sugli iPod) e 30 euro per un hardisk con una capienza superiore a 250 gigabyte.

Qui sotto l’articolo de Il Sole 24 Ore da cui ho preso spunto:

È stato pubblicato ieri l’atteso decreto del Ministero dei beni culturali 30 dicembre 2009 sull”equo compenso”, cioè la quota anticipata di diritto d’autore che il consumatore paga all’acquisto di dispositivi per la riproduzione di opere audiovisive protette dalla legge.
Il decreto stabilisce, tramite il richiamo a un allegato tecnico, i nuovi importi degli aumenti dei prezzi che devono essere applicati alle memorie di massa (per esempio Dvd e chiavette Usb) in ragione della loro capacità e a masterizzatori, computer e telefoni cellulari che consentono la memorizzazione e la fruizione di opere audiovisive protette dalla legge 633/41 sul diritto d’autore. Queste somme costituiscono il cosiddetto “equo compenso” disciplinato (art. 71 septies della legge sul copyright), cioè l’ammontare dei diritti che vengono preventivamente corrisposti agli autori o ai loro editori. Ne consegue che, per esempio, i titolari dei diritti percepiranno gli importi stabiliti anche se gli utenti usano gli strumenti e le memorie di massa per registrare opere originali. Qualche esempio di aumento: 36 centesimi per una chiavetta Usb da 4 giga, circa 50 centesimi per un Dvd riscrivibile, quasi 10 euro in più per i dischi rigidi da 15 giga montati sui lettori Mp3 (per esempio sugli iPod) e 30 euro per un hardisk con una capienza superiore a 250 gigabyte.
L’equo compenso è sicuramente una soluzione imperfetta e, per certi versi, non realmente “equa”, ma al momento non è stato ancora trovato un sistema diverso per non pregiudicare la riscossione delle royalties da parte dei titolari dei diritti, a fronte della facoltà che il cittadino ha di eseguire una copia per uso privato di un’opera audiovisiva, nei limiti delle misure tecnologiche di protezione (art. 102 quater della legge sul diritto d’autore). Ciò significa tuttavia, ed è un altro limite dell’equo compenso, che come ha di recente stabilito la sentenza n. 8787/09 del tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di proprietà intellettuale e industriale – la copia privata è possibile solo nel caso in cui l’opera stessa non sia protetta da misure che impediscono la duplicazione.
L’allegato tecnico al decreto prevede inoltre un sistema automatico di adeguamento degli aumenti coatti dei costi su base annuale e nell’arco di un triennio, oltre alla possibilità, per la Siae, di stabilire esenzioni da pagamento in favore di specifiche categorie di utilizzi o settori. L’allegato istituisce un tavolo tecnico cui affida il compito di studiare l’andamento del mercato anche in rapporto all’evoluzione tecnologica, per tarare in modo più efficiente la quantificazione dell’equo compenso.
Potranno fare parte di questo tavolo tecnico, oltre ai ministeri competenti, anche la Siae e le associazioni di categoria dei produttori di supporti e apparati, insieme a quelle dei titolari dei diritti. Il commento della Siae: «Questo provvedimento restituisce dignità a chi crea un’opera».

Fonte: il Sole 24 Ore

Twitter ha stregato anche me

twitter

Ebbene sì, ora pure io mi sono iscritto a Twitter. Non so perchè (cioè, lo so, ma fa niente) ma alla fine, stamattina, ho deciso di cliccare su quel maledetto “Submit” che mi ha iscritto a un sito che, sinceramente, in italia seguono molto pochi. O almeno credo. Più che altro Live Messenger e Facebook hanno il monopolio, tuttavia twitter è anche un sito un po’ diverso che non ha lo stesso target dei due precedenti.

Vabbè, finiamola qui… non so più che scrivere e non so se quello che ho scritto prima sia sensato, considerando che ho mia sorella di fianco che sta guardando un video su youtube e mi distrae con le sue risate… XD

Ah, cliccando il pulsante “Twitter” sulla barra a destra potrete raggiungere il mio account… vabbè, so già che non cliccherà nessuno…

Qualcuno sa chi era Craxi?

No perchè forse la gente non lo sa, o non se lo ricorda, ma Craxi era un corrotto. In parlamento ha detto esplicitamente che anche lui prendeva soldi perchè “tutti lo fanno”! COME!?!?

Poco fa ho letto sul sito reuters italia che il direttore del TG1, Augusto Minzolini, ha definito Craxi un “capro espiatorio”. Ma questo non ce la fa più! Non gli basta essere spudoratamente filo-governativo, deve pure difendere i mafiosi corrotti condannati che per non farsi arrestare scappano in Tunisia… E quello che dico è storia. Ci sono i documenti, le prove, i fatti che condannano Craxi, non me le sono sognate io di notte… Afferma inoltre che “E’ di quegli anni il vulnus che alterò i rapporti fra politica e magistratura. Un vulnus che per quasi un ventennio ha fatto cadere governi per inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte e che ha lanciato nell’agone politico i magistrati che ne erano stati protagonisti, che già per questo avrebbero dovuto dimostrare di non essere di parte”.

Per Minzolini, la storia ricorderà il leader del Psi come “uno statista”, che insieme al presidente Usa Ronald Reagan e al papa Giovanni Paolo II avrebbe contribuito a mettere in crisi l’ex Unione Sovietica accettando di installare anche in Italia nuovi missili. O.o

Rapida la risposta di Di Pietro che, coinvolto direttamente nella vicenda Mani Pulite quale magistrato accusatore, ha annunciato che denuncerà Minzolini alla Camera, “perché chi è pagato con il canone non può permettersi di raccontare parzialità” e ha detto che non si può “paragaonare un corrotto al Papa”.

Citando la voce di wikipedia su Bettino Craxi troviamo:

“Basta con l’ipocrisia!”; tutti i partiti –secondo Craxi– si servivano delle tangenti per autofinanziarsi, anche quelli “che qui dentro fanno i moralisti”. La sua linea di difesa fu incentrata sulla tesi secondo cui i finanziamenti illeciti sarebbero stati necessari alla vita politica dei partiti e delle loro organizzazioni per il mantenimento delle strutture e per la realizzazione delle varie iniziative; il suo partito non si sarebbe discostato da questo generale comportamento e, quindi, più che dichiarare sé stesso innocente, Craxi giungeva a sostenere che egli era colpevole né più né meno di tutti gli altri.

Fonte: wikipedia.it

Chiellini Santo Subito (ovvero: Juve-Napoli 3-0)

diego50_367

Juventus 3 – Napoli 0. Ecco il risultato finale della gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Non c’è che dire, un po’ più di Juventus si è vista. Ancora molti giocatori imbambolati (Amauri in primis), ma tutto sommato si è visto lo sforzo fatto per vincere.

Il titolo di questo post è alquanto significativo: Chiellini è troppo forte! Veramente, senza di lui la Juve sarebbe una squadra da bassa classifica più di quanto non lo sia già ora. Sempre presente e sempre pronto a salvare la difesa. Anche Diego ha fatto un’ottima gara, non solo per il gol nel primo tempo, ma anche per le perfette giocate che, nella maggior parte dei casi, riusciva a proporre.

Il napoli chiude in 10, un espulso a seguito dell’intervento su Diego che ha causato il calcio di rigore realizzato da Del Piero, già in gol pochi minuti prima. Napoli non male come prestazione, solo leggermente sotto tono in vista dei prossimi impegni di campionato. Zuniga e Cigarini hanno invece vinto l’oscar della Premiata Macelleria. Solo Hamsik riesce a far tremare la squadra di casa con un siluro che va dritto sulla traversa.

Per il resto la partita è stata carina, soprattutto se si ascoltava la telecronaca di Bagni che era un po’ “l’amicone di tutti”… Molto patetico il momento in cui ha fatto una battuta scandalosa e ha riso solo lui -.-”

Speriamo che la Juve sappia continuare con questo spirito. Per ora, complimenti. La prossima sfida di Coppa Italia è contro l’Inter!

La “guerra” di Google contro la Cina

Immaginate di essere il più grande motore di ricerca presente in internet. Immaginate di vedervi costretti a filtrare i vostri risultati in base alle leggi di uno stato, applicando la censura su di essi. Ora immaginatevi pure che una nazione abbia al suo interno migliaia di ragazzi svegli che vogliono “sapere” e che costoro, giorno dopo giorno, cercano di violare quei blocchi informatici del vostro motore di ricerca imposti dal loro governo. Ecco che vi trovereste ad avere un sistema perennemente sotto attacco e una riduzione notevole dei profitti… e la cosa vi infastidirebbe non poco.

google_cina_censura

Ecco, questo è ciò che è accaduto tra Google e la Cina. Il colosso di Internet ha ufficialmente dichiarato che rimuoverà i filtri alle proprie ricerche per il dominio .cn (cinese) di google. E l’ha fatto per davvero! Certo, il provvedimento si limita solo alle ricerche in lingua inglese, ma non è poco. In ogni caso la notizia è abbastanza ecclatante considerando i provvedimenti che il governo di Pechino ha preso per limitare l’informazione via Internet. Ovviamente dietro tutto ciò c’è comunque una motivazione finanziaria di Google che, come qualunque altra azienda, cerca di fare business, e se il business non c’è lo cerca altrove. Tuttavia l’idea che, almeno per il momento, gli utenti cinesi che conoscono la lingua inglese possano cercare ciò che vogliono on-line è molto interessante e interessanti saranno i suoi sviluppi…

Sondaggio

Su consiglio, diciamo, dei miei due “colleghi” Giorgio e Michele i quali si lamentavano del tema del mio blog, ho deciso di inserire un piccolo sondaggio a lato su ciò che ne pensate del tema, se devo cambiarlo oppure no. Nel caso la vostra scelta sia di cambiarlo, invito chiunque a lasciare un commento a questo post con il link di un tema wordpress che vi piacerebbe vedere su questo sito (potete guardare qui oppure qui).

Il sondaggio si chiude il 31 gennaio 2010 alle ore 23:59:59.

[poll id=”2″]

L’antipatia fatta persona

mourinhoJosè Mourinho. E’ lui. E’ troppo antipatico. Ieri sera sarei andato a San Siro solo per tirargli un calcio dritto in mezzo agli occhi. Mi sarei messo su le scarpe da calcio coi tacchetti di ferro e BAM! in mezzo agli occhi. Poi voglio vedere come dici ancora “szero tituli”… sè, “szero neuroni, pirlu!”.

Allora, presupponendo che contro l’Inter come squadra non ho nulla, devo dire che ha vinto un po’ di fortuna. Il Siena meritava nettamente di vincere, ha giocato una bellissima gara, ma il calcio è così: anche all’ultimo secondo si può perdere. Quindi, constatato che contro l’Inter non ho nulla, posso amabilmente affermare che odio Josè Mourinho.

Come ti permetti di incazzarti con l’arbitro perchè, dopo che il pallone è uscito dal campo, ovvero quando il gioco era già interrotto, questo fischia per andare a controllare il giocatore del Siena che era a terra a seguito di una gomitata (totalmente involontaria) da parte di un interista. Già da prima la tua squadra avrebbe dovuto buttare fuori il pallone quando il giocatore era a terra, ma non essendo costretti a farlo non gliene faccio una colpa quindi fa nulla. Ma uscire dall’area tecnica, recuperare il pallone e porlo al proprio giocatore così che ricominci subito sebbene un avversario sia a terra… bè, questo è da stronzi. Non c’è altra definizione. Sei uno stronzo, e lo sai, e ti piace esserlo. Quindi se ti incotro per strada e ti sputo in un occhio non prendertela, perchè sai di meritarlo. E qui concludo la mia arringa…

Improponibile

Come può saltare in mente a una persona nel pieno delle facoltà mentali di organizzare un torneo nel periodo 6-17 gennaio. Con che faccia chiedi a più di 30 giocatori e un arbitro di scendere in campo, prendere l’acqua che oramai ha inzuppato il campo dalle 13 del giorno prima e congelare all’allegra temperatura di +1° C.

E’ contro ogni diritto umano! Già al 20° del primo tempo si possono iniziare a sentire i calciatori mugugnare “arbitro falla finire prima” o “ma bisogna proprio fare 40 minuti?”. Quindi, se non han voglia loro di giocare (loro a cui lo sport è rivolto) perchè dovrei averne io?

Fortunatamente l’utilizzo delle due mani è ritornato dopo un principio di criogenizzazione avvenuto negli 80 minuti di gara. In questo modo posso esternare completamente tutto il mio dissenso nei confronti di questi tornei infra-stagionali-invernali. VI ODIO!

Assurdo

Tratto dal sito tgcom.it

La Lega Nord del Trentino che ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio provinciale di Trento, Gianni Kessler, di allontanare dagli uffici leghisti l’attuale donna delle pulizie, “di fede islamica” adducendo presunti motivi di sicurezza. Ma il presidente ha immediatamente replicato all’interpellenza: “Non mi passa per la testao di adottare un provvedimento del genere”.

Giovanni Kessler, in una intervista rilasciata al TG 3 della Rai di Bolzano, ha risposto al capogruppo della Lega Alessandro Savoi che aveva chiesto l’esclusione della ditta di pulizia perché impiega addetti islamici: “Ciò che chiediamo a chi si aggiudica l’appalto è che eseguano il lavoro con puntualità e a regola d’arte e che il personale sia inquadrato come previsto dai contratti. Tutto il resto non ci interessa e non ci deve interessare; tanto meno la provenienza e la fede di chi lavora”.

“E’ un problema di sicurezza”, predicava invece il capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale, Alessandro Savoi, che aveva consegnato una lettera alla segreteria del presidente. “Quella donna può andare a lavorare nell’ufficio consiliare di un altro partito”, dice. La Lega si è decisa a questo passo ufficiale dopo che martedì, verso le 7 – racconta Savoi – il consigliere provinciale leghista Claudio Civettini, entrando nell’ufficio del Carroccio, aveva sorpreso una donna nordafricana che stava dormendo su un divano dell’anticamera.

“Noi non abbiamo niente con chi lavora – dice Savoi – ma non possiamo permettere che all’interno di un partito che combatte contro l’Islam in generale e contro le moschee in particolare una persona di fede islamica possa tranquillamente, a nostra insaputa, mettere il naso nelle nostre carte e leggere circolari riservate. E’ un problema non solo di riservatezza ma anche di sicurezza, soprattutto in questo momento politico internazionale di allarme terrorismo”.

L’iniziativa leghista non è passata inosservata. “Quello della Lega Nord è razzismo bello e buono: si violano i principi basilari della Carta dei diritti dell’uomo e della Costituzione italiana”, commenta il responsabile del coordinamento lavoratori immigrati della Cgil del Trentino Assou El Barji. “Se i consiglieri della Lega temono per la sicurezza dei loro dati – aggiunge il consigliere provinciale Pd Bruno Dorigatti – utilizzino buone password e si affidino alle competenze dell’ufficio informatico: o temono forse che tra i lavoratori della cooperativa si camuffino ingegneri informatici armati di scopa e ramazza?”.

Fonte: tgcom.it

Senza parole… O.O