Assistenza tecnica

Internet non va. Accedo al router e vedo che non riesce a prendere la linea ADSL di Alice. Spegni, riaccendi. Nulla.
Spegni, aspetta un po’, riaccendi. Nulla.

Bestemmie.

Chiamiamo il 187 e aspettiamo 5 minuti buoni con una musica d’attesa decisamente snervante (dove sono finite le belle melodie classiche a mo’ di ascensore?). Sorvoliamo sul fatto che la Telecom, nel bel mezzo di una attesa per supporto a una linea internet, mi consigli di andare in internet per segnalare eventuali guasti. Geniale!

Comunque continuo a fare tentativi di riconnettermi alla linea riscuotendo fallimenti uno dopo l’altro, quand’ecco che sento al telefono “Sta per rispondere l’operatore [codice operatore]”. Manco a farlo apposta, in quel momento internet va. Checculo!

Operatrice: “Salve sono [Nome che mi sono già dimenticato], in cosa posso esserle utile?”
Io: “Guardi, nel momento in cui mi ha risposto internet ha ripreso a funzionare.”
Op: “Ah, benissimo. Bè, mi dica comunque cos’è successo, così magari cerchiamo di capire il problema.”
Io: “Guardi, semplicemente il router non riusciva a connettersi alla linea ADSL.”
Op: “Ma lei è connesso via wifi? Perchè magari è una zona d’ombra…”
Io: [penso] “WTF? Che ca**o centra il wifi? Ti ho detto chiaramente qual era il problema!” [dico] “Sì, ma anche via ethernet da problemi. E’ proprio la connessione alla linea che non andava”
Op: “Ok, perchè sa, noi non diamo supporto per il wifi…”
Io: [penso] “Ma che sei scema?” [dico] “Ho capito, ma infatti il problema era della linea, non del wifi.”
Op: “Ok, comunque la prossima volta faccia delle prove accendendo e spegnendo il modem”
Io: [penso] “Nooo, ma va? Cavolo non c’avevo proprio pensato!” [dico] “Grazie, buona giornata!”

Mi trovo di fronte a una domanda a cui pochi probabilmente sanno rispondere: gli operatori sono idioti di natura oppure lo diventano a seguito degli utenti, ancora più idioti, che servono ogni giorno? O magari, più semplicemente, me li becco tutti io…

Quella fottutissima idea geniale delle email di Facebook

In uno di quei momenti di riflessione e divagazione mi sono messo a ragionare sulle email che Facebook era solito inviare per notificarci gli eventi. Erano noiose, invadenti e… stramaledettamente geniali.

Se ci si pensa, Facebook non è nato già popolare, è dovuto crescere e ha dovuto crearsi il suo bacino d’utenti. Col sistema delle notifiche via email l’utente era invogliato ogni 10 minuti ad andare a controllare cosa fosse successo, chi aveva commentato cosa e che cosa aveva scritto. Le mail creavano la domanda.

Ricordiamo poi che, ai tempi (3 anni fa?) la mail più diffusa era Hotmail, necessaria per accedere all’oramai inutilizzato MSN Messenger. Le email venivano segnalate direttamente dall’applicazione di MSN che, a sua insaputa, contribuiva al suo lento declino a favore del social network di Mark.

Da oramai 6-12 mesi Facebook ha ridotto drasticamente l’invio di email perchè oramai non c’è più bisogno di creare la domanda. La gente sa (inconsciamente) che deve andare sul sito e controllare le notifiche, oppure aprire l’applicazione per smartphone e controllare da lì, ma niente più email.

Quello che ora mi chiedo è: l’avranno fatto apposta oppure è stata una grandissima botta di c**o?

Twitter invaso?

Non so esattamente quando sia iniziato, ma direi da un 4-6 mesi a questa parte Twitter si sta riempiendo di bimbiminkia, utenti che iniziano i loro twitt con “Adòòòòro…” e li concludono con “Justin for life“. Complici un po’ le varie YouTube star che, per carità, non han fatto nulla di male ma hanno alimentato la mole di bimbominkiaggine in questo social network.

Negli scorsi mesi ho pure seguito qualcuno di questi “elementi” e il problema principale non sono tanto i contenuti, quanto il retwitt ossessivo compulsivo di gente che scrive “RT per avere subito 10k followers“, come se fosse quello l’importante.

Magari sono io che oramai divento vecchio e, per quanto sia iscritto a Twitter da soli 2 anni, lo vedo ancora come quel posto “utopico” dove leggere idee, notizie e tante, tante stronzate. Ma sapete una cosa, ancora lo è. Se seguo uno che si mette a ritwittare bimbominkiate, bè non sei adatto a stare nella mia timeline. Non farti le pare, eh, solo che non mi interessa quello che dici. E se io seguo te reputando interessante quello che scrivi, ciò non vuol dire che tu devi fare lo stesso con me.

Twitter è invaso? Sì e no: è vero ci sono tante uh uh girl, ma basta saperle ignorare (c’è un pulsante apposta mi dicono) e twitter è lo stesso identico di prima, solo con un po’ meno Fail Whale.

Quando la comunità internet funziona

Mi sono imbattuto ieri in un video particolarmente razzista nei confronti degli asiatici, in particolare di una simpaticissima jappo che fa dei video su YouTube.

Ho deciso quindi di segnalare il bimbo di 8 anni e uno sputo che ha realizzato il video poichè conteneva insulti razzisti e incitamento all’odio (twitt al riguardo). Potrà anche non piacerti quello che dice e starti sulle palle, ma da qui al dare del “F**KIN’ ASIAN” a manetta, dicendo di andare tutti a morire… bè, non è proprio carino.

Oggi per curiosità sono andato a rivedere il video e mi ha accolto questa bellissima schermata.

Complimenti alla prontezza dello staff di YouTube, sperando che non si mettano a rimuovere video alla [organo genitale maschile] di [migliore amico dell’uomo]. (cit. Bitmover)

Freaks!

Freaks! è la prima webserie italiana che racconta di 5 ragazzi, tra superpoteri e quotidianità. Ok, detto così è un po’ vaga come descrizione, ma dal primo episodio non trapela molto altro. Interpretata da volti noti di YouTube come Guglielmo Scilla, Matteo Bruno, Claudio di Biagio e Claudia Genolini, Freaks! è una serie ispirata a Heroes e Misfits, come gli stessi attori dichiarano sulla loro pagina di Facebook.

Freaks! è la prima web series italia professionale.
5 ragazzi. 4 mesi di black out. Superpoteri e quotidianità.
Questi gli ingredienti della serie che si ispira a Heroes e Misfits.

I cinque protagonisti, Giulia, Marco, Andrea, Viola e Silvio, non sono dei supereroi, anzi… Sono dei ragazzi normali catapultati in una realtà fatta di superpoteri e uomini senza volto.

Tra colpi di scena e momenti ad alta tensione, la storia vede i protagonisti impegnati nella ri-scoperta dei 4 mesi di blackout che li hanno colpiti.
Che cosa è successo?
Chi è il misterioso protagonista senza volto?

L’impressione che ho avuto dalla visione del primo episodio è che deve piacere. Le musiche sono a dir poco perfette, davvero azzeccate. Gli attori sono bravi, ma spesso si nota che non sono veri professionisti. Ah, sia ben chiaro: paragonati a certi attori italiani sono 100 volte meglio, e non scherzo. La trama si intuisce, ma probabilmente è volutamente solo accennata per lasciare dei margini di cambiamento.

Sul sito ufficiale non c’è granchè, se non il video e i link ai profili Facebook e Twitter, quindi non pensate di trovarci chissà quali informazione, benché meno notizie su quando usciranno i prossimi episodi.

Quindi perchè guardare questo e i prossimi episodi di Freaks? Trovo che sia un esperimento degno di nota e da non sottovalutare. Per una volta qualche italiano cerca di distinguersi nel panorama di Internet producendo qualcosa che potrebbe davvero piacere al pubblico, e non essere la solita stronzata dei gattini che rotolano in un video su YouTube. Non inneggio al capolavoro, ma all’idea e all’impegno che questi ragazzi ci hanno messo, come attori ma anche come sceneggiatori.

Non mi resta che citare le fonti di tutto questo articolo (LNSito UfficialeYouTube) e lasciarvi al primo episodio di Freaks!

 

Cambia la tua vita con uno smartphone

Sono sempre stato uno da cellulare all’ultimo grido. Nel senso che prendevo il cellulare e lo lanciavo contro il muro gridando. Ma questi sono problemi di sanità mentale, lasciamo perdere…

Dicevo, ho sempre amato i cellulari indistruttibili, compatti, che sopravvivevano (e ancora sopravvivono) a tutto. Poi mi sono balzati agli occhi gli smartphone. Ho detto “Carini, ma troppo costosi. Meglio rimanere fedeli all’indistruttibile mamma Nokia“. Poi mi sono balzate agli occhi le numerose applicazioni per questi smarphone e tutte le immense possibilità che offrivano con una semplice connessione internet. Ed ecco che, dopo 1 anno di risparmi (e un mese di ricerche su eBay), sono riuscito a comprarmi uno smartphone più che discreto.

Perchè quindi consiglio a chiunque mi stia attorno di avere uno smartphone? Perchè puoi usare facebook mentre ti stai per schiantare contro un palo con la tua auto nuova di fabbrica comprata dal papi scrivendo in bacheca “Vi lovvo tutti“? Anche no, ecco.

Ci sono applicazioni (per Android, iPhone, Symbian, BB) che, se usate sapientemente, possono davvero cambiare in meglio la tua vita. Qualche esempio:

Whatsapp – Mandi SMS, MMS, foto, video, audio a chiunque abbia questo programma installato attraverso la tua connessione internet. Gratis e senza limiti per un anno (1,99$/anno per i successivi. Circa 1,70€). [sito]

Foursquare – Ok, questo non lo so spiegare bene. Diciamo che tu dici dove sei e i tuoi amici lo vengono a sapere. E’ stato presentato più come un gioco, ma potrebbe essere molto più utile di quanto sembri. Esempio: mi devo trovare con dei miei amici ma non so dove siano? Andiamo a vedere su Foursquare e controlliamo dove hanno fatto il checkin. E se non so dov’è il posto in cui si trovano, allora affidiamoci a Google Maps. [sito]

Google Maps – Non servono spiegazioni. Se poi hai pure il GPS puoi utilizzarlo come navigatore. [Davvero vuoi un link al sito?]

Email – Ehm, già! Perchè cavolo bisogna usare la posta di Facebook per mandarsi dei messaggi io mica l’ho capito (cioè sì, lo so… ma non mi capacito del perchè complicarsi la vita quando le email funzionano meglio e sono più affidabili). [Davvero vuoi un link al sito? Fatti curare, eh!]

Poi Google Calendar, Skype, l’app per l’orario dei treni in tempo reale, quella per il prezzo della benzina e, perchè no, anche i vari social network se proprio vogliamo, ma anche molte altre che ho dimenticato…

A pensarci bene, con 5€/mese di abbonamento internet (3 Italia) potrei fare tutto, non spenderei 1 centesimo in più… se solo le persone con cui interagisco di più utilizzassero uno dei programmi sopracitati (molti dei quali funzionano sulla maggior parte degli smartphone). Abbiamo i mezzi, ma non li sfruttiamo! Ma vai a far capire alle persone che internet non è solo Facebook.

 

De gustibus (un articolo così lungo e vario non l’avevo mai scritto)

Ho un sacco di argomenti, molto vari, di cui vorrei parlare. Quindi, prima di iniziare a scrivere, farò un piccolo sommario a mo’ di rivista. Basta cliccare sull’elemento che si vuol leggere e raggiungere il punto della pagina in cui è scritto. Chi volesse leggere tutto può iniziare dall’inizio (o dalla fine, come piace fare a me).

Sommario:

  1. Wikileaks, ma che ha fatto di male Assange?
  2. Il governo sta finendoooo, e il caldo se ne vaaaa. Arriva Pocket Cofeee, oh che felicitàààà!
  3. Facebook e i suoi consigli da schifo.
  4. Varie ed eventuali.
  5. Logout.

1. Wikileaks, ma che ha fatto di male Assange?

Bè, suppongo che più o meno tutti avrete sentito della questione di Wikileaks. Devo esser sincero, un po’ tutta la faccenda mi ha deluso. Cioè, parliamoci chiaro… mica han detto cose così scandalose. Erano cose risapute, che tutti potevano dire. Anche la signora Pina dal parrucchiere me le diceva, quelle cose. Ma sì… La signora Pina. La spusa del prestinè. Comunque, cosa mi ha fatto pensare questo? Bè, partiamo dal principio. Assange ha detto di aver già consegnato in mano a 100 (?) persone dei documenti che verranno rilasciati anche se lui sarà impossibilitato a farlo. Questi documenti sono, attualmente, illeggibili perchè criptati. Saranno leggibili solo nel momento in cui verrà deciso di pubblicarli. Ora, poniamo il fatto che, ad esempio, il governo degli USA sia venuto in possesso di questi documenti e che, al posto delle barzellette della signora Pina ci fosse scritto qualcosa di davvero, davvero scandaloso. Ecco, non sarebbe forse giustificata la loro reazione attuale (“A morte, a morte Assange! E’ lui l’untore!”). Vabbè, ma non voglio gridare al complotto.

Nel frattempo gli anti-wikileaks hanno ammazzato il sito di wikileaks con attacchi DoS (Denial of Service – inviano richieste a iosa al sito internet per renderlo inaccessibile), ma credo abbiano finito. I pro-wikileaks invece se la stanno prendendo con le varie banche, istituti di credito (visa, paypal…) per aver congelato i fondi ad Assange. Insomma, siamo in una specie di guerra informatica. Sarò ben felice di vedere come andrà a finire.

2. Il governo sta finendoooo, e il caldo se ne vaaaa. Arriva Pocket Cofeee, oh che felicitàààà!

Vabbè, il governo del fare… bla bla bla… sta finendo. L’unico modo che hanno per rimanere in carreggiata è fare una campagna acquisti parlamentare del tipo Inter quando non vinceva nulla e Real Madrid lo scorso anno messi insieme. Comunque per me Berlusconi si è dimostrato il solito incompetente. Ogni volta che sale al governo fa delle str.. pazzesche. Se solo provasse a governare senza pensare solo a se stesso, eh! Per carità, non dico che quelli del FLI siano i santissimi e che si siano staccati dal PDL solo perchè era diventato immorale. L’hanno fatto perchè volevano più potere. Come tutti lì, d’altronde. Personalità come Bondi o la Gelmini non possono staccarsi, perchè vivono solo di luce riflessa. Ma Fini e Bocchino hanno già più carisma per poter ambire a posti ben più importanti nel governo. Ah, che bello vedere tutta sta gente avida di potere. Bene, dopo aver fatto il culo alla maggioranza (oramai quasi insesistente), facciamolo pure all’opposizione: MA DOVE CA**O SIETE?! No, serio. Ma tirar fuori le palle? Far cadere questo governo? No? Scegliersi meglio i compagni di partito, gente fedele che pensa al bene del paese e non a chi gli offre più soldi per un voto? E poi, i centristi. E che cavolo, prendete una posizione ogni tanto! Siete sempre lì che non volete fare male a nessuno ma criticate tutti. E sbilanciatevi una volta, fate vedere che qualcosa volete farla pure voi!

Bè, aspettiamo il voto di fiducia del 14 e poi ne riparliamo.

3. Facebook e i suoi consigli da schifo.

Passiamo ora ad argomenti più soft. Parliamo un po’ di facebook-schifo. Io non so cosa salti per la testa a Zuckerberg e ai suoi amichetti, ma con che basi mi consigliano gli amici? Credo che si basino solo sul numero di amici in comune, e nient’altro. Ecco che io mi ritrovo una sfilza di bimbeminkia 12enni con la scritta “ti lovvo tantiximo” sulla foto profilo fatta dall’alto col cellulare in bagno. Ma, non so, tipo basarsi sulla scuola che ho frequentato o frequento, sul paese in cui vivo e limitrofi. Su una combinazione di tutte e tre (amici in comune, scuola e paese), magari. Non so, sembra che ci sia bisogno di dirgliele queste cose, come se ci volesse un genio per capirle.

Nel frattempo io e l’Ivan (si legge AIvan) stiamo lavorando a un nostro social network basato sui giochi. E’ un progetto per l’esame di Basi di Dati, ma tra poco servirà l’aiuto di molte persone per riempire il sito di gente e renderlo plausibilmente reale. Ulteriori informazioni verranno fornite quando sarà pronto. Restate in attesa di un invito!

4. Varie ed eventuali.

E finalmente siamo arrivati alle tanto attese notizie a caso. Che poi, notizie… più che altro sono digressioni su quello che mi passa per la testa. In primis volevo consigliare un blog, La compagnia di pulizie. Lei è La Capa ed è davvero bravissima a scrivere. Scrive così bene che quando descrive qualcosa te la vedi davanti agli occhi, i sentimenti che fa passare è come se fossero davvero tuoi. Insomma, vale davvero la pena seguirla e aggiungerla ai propri feed. Leggere questo blog mi ha spesso fatto tornare il sorriso. E la speranza.

Già, ultimamente ho un po’ perso la speranza. In molte cose. Da quelle più vicine, di cui non mi va molto di parlare qui, a quelle un po’ più lontane, tipo la possibilità – che mi pare sempre più remota – di riuscire ad andare in Erasmus in Finlandia il prossimo anno. Cavolo, lo desidero un sacco. Ma con i tagli alla scuola e lo sbatti che devo farmi per passare i prossimi esami con i voti più alti possibile, le mie speranze si affievoliscono. Ma ci andrò, giuro che riuscirò ad andarci. Non si può rimanere qui per sempre, tutta la vita. Là fuori c’è un mondo immenso tutto da scoprire. E’ uno spreco rimanere qui.

Concludo con una nota un po’ più frivola. Ho (accidenti a me) ceduto al richiamo di internet mobile. 5 €/mese per avere 100 MB/giorno (3GB/mese). Sono più che sufficienti e, devo esser sincero, ora che ne posso usufruire mi rendo conto davvero delle potenzialità che può avere un dispositivo come il mio quando si ha internet. Questa settimana mi ha salvato più di una volta, sia per cercare un treno mentre si è per strada, sia per controllare le mail mentre si è fuori con gli amici. Insomma, chi me lo leva più quel coso?

5. Logout.

Spero che questo multi-mega-lunghissimo articolo sia stato di vostro interesse, o almeno uno dei 4 punti trattati. L’ho riletto, ma sono sicuro che ci saranno errori di battitura, ho scritto ben 1129 parole. No ora siamo a 1135. E suvvia, commentate un po’, fa sempre piacere sapere cosa ne pensa la gente di quello che scrivo. =)

Grazie

Torno a casa da una tre giorni di raduno arbitrale e trovo un numero sorprendentemente superiore alla media di visualizzazioni sul mio blog. Devo esser sincero, sono rimasto davvero stupito!

Grazie a tutti quelli che continuano a seguire il mio blog anche quando non scrivo qualcosa per molto tempo. Grazie a tutti quelli che commentano qui, su Facebook, Twitter o FriendFeed. Grazie a tutti, questo mi rende davvero felice. 🙂

Colgo l’occasione per annunciarvi che nel giro di poche settimane questo sito verrà spostato: il suo indirizzo non sarà più www.pcorner.netsons.org ma passerà a www.pcorner.it (attualmente non funzionante) per motivi già elencati in precedenza. Per i primi 2 mesi circa ci sarà un reindirizzamento automatico al nuovo sito, poi il passaggio sarà definitivo.

Stay tuned! More to come!

Cari lettori, sono nella cacca

Cogliendo l’occasione di ringraziare Netsons che, comunque, mi ha fornito un servizio gratuito per questo sito internet, mi duole con grandissimo rancore dire che oggi mi ha davvero deluso.

Apro la mia mail e trovo un messaggio di Netsons che mi avvisa del  cambiamento dei termini d’uso del servizio: viene rimossa la possibilità di scegliere uno spazio internet senza pubblicità e viene introdotto un sistema basato su crediti virtuali per il mantenimento del dominio.

Cosa sta succedendo in pratica?

Ogni 1° del mese, Netsons mi scalerà 100 crediti virtuali dal mio saldo totale. Attualmente ne ho 300 (valore di partenza per tutti i domini). Si guadagnano 100 crediti ogni 1000 visite. Ora, io se va bene faccio 40 visite/giorno. Moltiplicate, nella più utopica delle ipotesi, per 31 giorni al mese fanno 1240. Bè, rimango nei limiti, direte. No! Perchè, guardando le varie statistiche le visite medie sono 600 al mese, quindi non avrei abbastanza crediti per più di 4-5 mesi, se va bene.

Cosa accadrà?

Non lo so, probabilmente sarò costretto a passare a un altro hosting, ma vorrei evitarlo. L’alternativa è comprare un dominio. Altrimenti niente. Sospenderò il blog.

Devo comunque capire ancora bene il fatto delle pubblicità: sono obbligato a metterle, non lo sono? Mi faranno guadagnare crediti? Boh?! Si capisce più nulla…

Non mi resta che sperare.

Yoono: Social Network all-in-one nel browser o sul PC

Usi Firefox o Google Chrome? No? E non ti vergogni? Sul serio, stai leggendo questo sito usando Internet Explorer? O magari Safari o Opera? Vabbè questi ultimi due te li concedo, ma Internet Explorer no, eh!

Yoono.com

Comunque, ritornando al punto centrale del post… Cos’è YOONO?

Yoono è un ottimo strumento per gestire contemporaneamente i tuoi social network preferiti, leggendo le notifiche, commentando i post altrui e cambiando contemporaneamente il tuo stato su tutti i servizi a cui sei iscritto.

Facebook, Twitter, My Space, Friend Feed, LinkedIn, Flickr, MSN Messenger, Yahoo Messenger, Google Talk, Youtube e altri sono i servizi che è in grado di sincronizzare contemporaneamente in un’unica finestra.

E’ possibile ottenere Yoono dal sito yoono.com sia come plugin per Firefox o Google Chrome oppure come applicazione per Windows, Mac, Linux. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e tutte le esigenze.

Personalmente, dopo averlo provato per alcuni giorni, mi trovo abbastanza bene. I servizi che utilizzo contemporaneamente sono Facebook, Twitter e Friend Feed. Ho provato anche MSN messenger ma non mi ha soddisfatto molto, la chat ha ancora qualche problema (ma potrebbe essere risolto in fututo, o semplicemente essere solo un mio problema…). Altra piccola pecca (per alcuni superficiale) è che yoono è disponibile solo in inglese e questo potrebbe creare difficoltà a molti.

Isomma, provare non costa nulla. E’ gratis ed è comodo. Fateci un  pensierino, al massimo lo rimuovete.