L’Europa ha paura

Sono settimane che si sente parlare su giornali, TV e internet del grande successo che stanno avendo in Europa i partiti palesemente xenofobi. Guardiamo in faccia alla realtà: la gente ha paura, e questi partiti l’hanno capito.

La gente ha paura della crisi, di non avere più un lavoro, di non riuscire ad arrivare a fine mese e di non poter creare un futuro per i propri figli. Siamo in piena decadenza e invece di puntare sullo sviluppo la politica cosa fa? Specula sulle emozioni del proprio popolo, facendo leva sui pensieri che iniziano a delinearsi durante questi periodi di crisi. “Come può essere colpa mia? Non è possibile che sia colpa mia. Di chi è la colpa?” si chiede la gente e, sebbene la risposta si possa sempre trovare tra quei pomposi politici che si riempiono le bocche di verità divine, sono proprio costoro che alla gente rispondono “No, non è colpa tua. E’ colpa dell’altro. Sì di quello lì, diverso, straniero. Viene qui e pretende di avere ciò che è tuo!“. E la gente ci casca. Non lo fa apposta, ma ci è portata. In fondo tutta l’informazione punta il dito contro questi esseri che ci invadono.

Perchè bisogna sempre guardare il diverso come i nazisti guardavano gli ebrei durante il secondo conflitto mondiale? Perchè bisogna ripetere gli errori che sono stati fatti 70 anni fa per i medesimi motivi: crisi, povertà e mancanza di lavoro? Prima erano gli ebrei che rubavano il lavoro alla razza pura, oggi sono gli stranieri.

In un’Europa che dovrebbe essere unita la xenofobia è un sentimento che non può nascere, esistere e crescere. Mai. E ora quello ad aver paura sono io, non dello straniero, ma del mio vicino, del mio compatriota, se tutto questo sfruttamento della paura continuerà ancora…

Assurdo

Tratto dal sito tgcom.it

La Lega Nord del Trentino che ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio provinciale di Trento, Gianni Kessler, di allontanare dagli uffici leghisti l’attuale donna delle pulizie, “di fede islamica” adducendo presunti motivi di sicurezza. Ma il presidente ha immediatamente replicato all’interpellenza: “Non mi passa per la testao di adottare un provvedimento del genere”.

Giovanni Kessler, in una intervista rilasciata al TG 3 della Rai di Bolzano, ha risposto al capogruppo della Lega Alessandro Savoi che aveva chiesto l’esclusione della ditta di pulizia perché impiega addetti islamici: “Ciò che chiediamo a chi si aggiudica l’appalto è che eseguano il lavoro con puntualità e a regola d’arte e che il personale sia inquadrato come previsto dai contratti. Tutto il resto non ci interessa e non ci deve interessare; tanto meno la provenienza e la fede di chi lavora”.

“E’ un problema di sicurezza”, predicava invece il capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale, Alessandro Savoi, che aveva consegnato una lettera alla segreteria del presidente. “Quella donna può andare a lavorare nell’ufficio consiliare di un altro partito”, dice. La Lega si è decisa a questo passo ufficiale dopo che martedì, verso le 7 – racconta Savoi – il consigliere provinciale leghista Claudio Civettini, entrando nell’ufficio del Carroccio, aveva sorpreso una donna nordafricana che stava dormendo su un divano dell’anticamera.

“Noi non abbiamo niente con chi lavora – dice Savoi – ma non possiamo permettere che all’interno di un partito che combatte contro l’Islam in generale e contro le moschee in particolare una persona di fede islamica possa tranquillamente, a nostra insaputa, mettere il naso nelle nostre carte e leggere circolari riservate. E’ un problema non solo di riservatezza ma anche di sicurezza, soprattutto in questo momento politico internazionale di allarme terrorismo”.

L’iniziativa leghista non è passata inosservata. “Quello della Lega Nord è razzismo bello e buono: si violano i principi basilari della Carta dei diritti dell’uomo e della Costituzione italiana”, commenta il responsabile del coordinamento lavoratori immigrati della Cgil del Trentino Assou El Barji. “Se i consiglieri della Lega temono per la sicurezza dei loro dati – aggiunge il consigliere provinciale Pd Bruno Dorigatti – utilizzino buone password e si affidino alle competenze dell’ufficio informatico: o temono forse che tra i lavoratori della cooperativa si camuffino ingegneri informatici armati di scopa e ramazza?”.

Fonte: tgcom.it

Senza parole… O.O