Finalmente… Tornato

Sono tornato. Finalmente. Dalla montagna intendo. Anche l’ADSL di casa mia è tornato. Finalmente. Non ce la facevo più a utilizzare quel cavolo di cellulare con uno schermo 1 cm x 1 cm. Anche il semplice andare su Facebook si rivelava un’attesa spropositata. Vabbè ma finalmente tutto è tornato alla normalità. Anche google sembra tornato alla normalità. Finalmente si è deciso a includere il mio sito nelle sue ricerche. Ora cercando “Stories of an italo-american maialin” si giunge subito al mio sito. Finalmente.

Bè, in conclusione questo post serve a poco o a nulla. Non posso neppure fare gli auguri di buon anno considerando che l’ultimo è domani. Vabbè. Lieto di aver potuto ripubblicare qualcosa sul mio sito 😉

See you soon, more to come!

Connessione a prostituirsi

Per colpa di quella gran donna della telecom la mia linea telefonica, e di conseguenza la connessione internet, è andata a prostituirg e ritornodrà presumibilmente dopo natale e prima di capodanno. Che dire, se riuscirò scriverò articoli col mio cellulare, altrimenti auguro a tutti un buon Natale e un felice anno nuovo 🙂

Poltro

Riflessione

Basta poco: un piccolo sospiro e ragionare. Aspettare il momento giusto in cui raggiungi lo spannung nei tuoi pensieti. Catalizzare il tutto col silenzio, o paradossalmente con della musica. Ecco, ci sei. Lo percepisci appena, ma lo percepisci. E’ quello che stavi cercando. E tutto questo con un piccolo sospiro e un po’ di riflessione. La pazienza è tutto in questo processo. Pazienza nell’attendere il momento giusto, pazienza per prevenire la foga di conoscenza e di desiderio, pazienza nel ricevere ciò che si desidera. Et voilà, il processo è completo. E finalmente sei felice.

Regali di Natale: tra la pazza ricerca e la diabolica trappola della mancia

regali-di-natale

Ogni anno si presenta lo stesso problema: che ragali fare? Io giuro che non ne ho mai la più pallida idea. Non so che fare, non mi viene in mente nulla e quello che mi viene in mente non sarebbe gradito. Come ogni anno mi ritrovo a pochi giorni da Natale a fare una cappatina da qualche parte a caso nel tentativo di trovare un’ispirazione divina alla mia scelta… e finalmente trovo il regalo.

Arriva infine la mattina di Natale, ci si scambia gli auguri e con loro anche i regali. Io, fiero della scelta, consegno il mio ed ecco le possibili reazioni di colui/colei che l’ha ricevuto:

  1. “Wow che bello, mi serviva proprio. Grazie mille” – Il caso migliore, in cui il regalo è veramente piaciuto.
  2. “Oh… grazie, bello… ma cos’è?” – Il regalo non ha convinto molto. Il ricevente cerca di apprezzarlo, ma a fatica, e la sua reazione ne è la prova.
  3. “Mmm, sì… grazie…” – Ovvero “Bel regalo di merda, grazie, davvero!”
  4. “Cioè, e io con questo che ci dovrei fare secondo te? Mi hai mai visto usare una cosa del genere? Ovvio, non me ne faccio nulla… Bel Natale di merda!” – Bè, ovviamente il regalo non è piaciuto. Questa reazione può essere dovuta a 3 cose:  i) La persona odia particolarmente quello che le è stato regalato; ii) La persona si è svegliata con le palle girate; iii) La persona (se femmina) ha le sue cose.
  5. “Grazie, bellissimo… (dopo che te ne sei andato) Sì, bè, ma che è ‘sta merda? Bah…” – E il pacchetto va dritto dritto nel cestino

C’è poi il momento in cui ricevi i regali: regalo bello, regalo brutto… vabbè dai, si accettano. Poi arriva il regalo più temuto: la bustina con la mancia. Questa infatti sembra una cosa veramente utile, ma non lo è. Ti ritrovi ad avere tutte le mance (ipotizziamo 300 €), e tu lì, tronfio dei tuoi soldi appena ricevuti, che pensi: “Cavolo… 300 €, la PS3 costa 299 €… mi avanza addirittura 1 €… cavolo, vado subito a comprarla!”

E quando metti a conoscenza i tuoi genitori del fatto che vuoi usare i soldi ricevuti per acquistare qualcosa la risposta è soltanto una: “Come? Tutti quei soldi? Ma sei matto? Mettili via… no no, tu non li spendi mica tutti quei soldi, no. Se te li abbiamo dati non è stato mica perchè devi spenderli, scusa.” E quando cerchi di spiegare che i soldi sono stati fatti per scambiare beni e servizi e che le parole, alla consegna della busta, sono state “così ti compri quello che vuoi”, loro alzano la voce, tirano in ballo i bambini del terzo mondo e il fatto che loro non sono fortunati come te. Bah, valli a capire…

Neve 1, Poltro 0

La odio. Ufficialmente odio la neve. Non è possibile! Ecco come è andato il mio ritorno a casa.

Ore 15:00 – Pullman per tornare a casa. Il pullman arriva alle 15:10 (e già qui mi girano perchè arriva in ritardo).

Ore 20:29 – Ritorno a casa.

Sì, avete letto bene, 5 ore e 19 minuti di pullman, un traffico folle. Ci muovevamo di 1 metro ogni 5 minuti, una cosa folle! Mi sono guardato 1 film, 2 episodi dei griffin e ascoltato uno sproposito di canzoni. Tornato a casa la durata della mia pipì ha raggiunto un tempo tendente a infinito. Con un tempo simile mi chiedo quanto possa contenere una vescica (più tardi scoprirò che è intorno ai 66 cc – giusto giusto una bottiglia di birra).

Bè la conclusione di questo articolo, scritto un po’ alla cavolo mentre guardo disinteressatamente la TV, è che odio la neve. E dove cavolo sono gli spazzaneve?!?!

Questo articolo è dedicato all’autista del mio pullman…

Stories of an italo-american Maialin: Special Natal Episode

maialin_natal

7e78ad3c4213888189afa140ac24be90
Maialin in the city

It was very fredd and innevat. Maialin was passegging in the city, the vent on this face was fort and he dovev rientrar in home. The calcucc of the camin was aspetting him. He apred the door, but qualcos didn’t go. It was like someone was entred in the house. Maialin, all attent, si reched in the salot, where a gross figure was seduted on his poltron. The light s’accended.

“huhfsiauh, Maialin!” dissed the gross figure.
“E’?” risposed Maialin.
“Chupa” dissed the gross figure.
“But go at do it in ass! Who are you?” chiesed Maialin, incazzed.
“I’m Babb Natal, and I’m here to chied you aiut. I have a big problem, and you dev aiutar me.”

babbo_natale1Babb Natal inizied to spiegar his problems: He dissed that a big attac of caghetta have prended him and he non sarebb riuscit to consegnar all the regals to the bambins around the world. He volev che Maialin prendess his post and consegned the regals. “Col cazz that I do it! I dev go to my nonn for the cenon, she prepares the arrost with potatoes”.

But Babb Natal non s’arrended così facilment: “I will give you a ricompens: tut quel that you want. Chied me qualsiasi thing!”. Maialin rifletted… In effect, there was a thing that he wanted from the very profond of his heart. “I want the complete collection of albums of Nino D’Angelo!”

“AAARGH” urled Babb Natal “Are you serious? You can have tut quel taht you want and you chied me the albums of Nino D’Angelo? You’re pazz!… Vabbè, that sia! You’ll have what you want. Here there are the instructions of what you dev do. Or, I scapp to the bagn because I’ve the cagott and I can’t tener it ancor a long…” and he scompared.

On the table a little fogl was posed. Maialin prended it and inizied to read:

ikea_logo” EKTORP: Istructions for installar”
Prend the cacciavit and avvit the vit “A” dop aver inserit the part “B” in the fessur “C”. With a big abbondaz of colla vinilica, attac the parets of the armad  and…

maialin3“Porc la puttan!” esclamed Maialin “That scemunit of Babb Natal lasced me the librett of istructions of the IKEA! Or what I dev to do?”. Maialin allor presed his portatil and cerched in google what he dovev do. He inizied a cercar, but he didn’t riesc a trovar nothing. At un cert trat he vid a image with su scrit: “Do you want enlarge your penus? Click here”. With an attac of sex desire he clicched the link… but it was a virus! And the computer esploded. And anc Maialin esploded. And anc his house esploded. And anc the city esploded. And anc the stat esploded. And anc the world esploded… Bè, tut esploded. And fu so that Maialin rovined the Natal to all the persons in the world… because he avev fatt esploder tut.

The End

E’ bello massificarsi… ma anche no

folla-shopping

Oggi giornata di grandi acquisti in lungo e in largo in previsione del Natale. Centri commericali super affollati e gente di corsa che tenta invano di acquistare l’ultimo prodotto che, per sua sfortuna, è proprio il regalo ideale per quella persona.

Ultimamente è così che vanno i sabato pomeriggio di dicembre, è così che fa la gente, ed è quello che oggi ho fatto io… Oddio che robe! Troppa, troppa gente. Le corsie della Bennet sembravano lo scarico intasato di un lavandino in una casa abbandonata. C’era così tanta gente che ci si muoveva per osmosi e non per volontà propria. Inoltre, ad aggravare la situazione, quei geni della direzione hanno deciso di tenere aperte solo 16 casse su 44… ma dico, con tutta la gente che c’è, nemmeno la metà delle casse aprite? Ma che vi salta in mente?

Vabbè, penso, rassegnamoci… alla MediaWorld sarà così. E invece no… peggio! Le file per le casse a momenti arrivavano dall’altro lato del negozio. Gente accalcata intorno allo stand di Dj Hero cercava di fare una prova non riuscendoci, ovviamente, per colpa dei miei amici che sembravano aver conquistato il monopolio della console. Fortunatamente delle 6 casse presenti, 6 erano aperte… un po’ di buonsenso ogni tanto ci vuole.

Conclusione: vediamo la prossima volta di non svegliarci alle 14:30 del sabato prima di Natale per fare i regali o magari, più furbamente, sfruttare i giorni infrasettimanali.

Neve neve, quanta neve!

neve

Nevica… credo che lo sappiate, basta guardare fuori dalla finestra. Ma cosa implica questa precipitazione nevosa nella mia vita? Ecco una serie di pro e contro che la neve porta con sè:

PRO:

  1. E’ bella, non c’è che dire. Ti affascina vederla cadere, io ne rimango ammaliato.
  2. Caratterizza inequivocabilmente il periodo natalizio
  3. Mi ha permesso di non arbitrare domani (il che è un grosso vantaggio XD )
  4. Non so… cioè… nevica, wow!

CONTRO:

  1. E’ fredda. Tremendamente fredda. Assolutamente definitivamente fredda. E la cosa non  mi piace.
  2. Fa scivolare, in ogni angolo di strada si cela il rischio di un capitombolo degno di paperissima.
  3. Il mio pullman ha impiegato 1h e 30 min per fare il tragitto San Donato – Lodi Vecchio, ovvero 30-40 minuti in più rispetto al normale. Divertente, no?
  4. Stasera non ho la più pallida idea di cosa si possa fare, considerando che nevica e che è tutto un casino spostarsi e decidere dove andare.

Bè, come al solito, la neve porta con se sempre pro e contro. Ma che articolo banale che ho scritto. Mi vergogno di me stesso… Cosa non si fa per riempire il blog…

Colgo l’occasione per augurare a Mix un buon viaggio a NYC. Divertiti anche per noi poveri Lodigiani innevati! 🙂