Buon Christmas!

© 2012 Leo Ortolani
Afrikaans Gesëende Kersfees
Afrikander Een Plesierige Kerfees
African/ Eritrean/ Tigrinja Rehus-Beal-Ledeats
Albanian Gezur Krislinjden
Arabic: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Argentine: Feliz Navidad
Armenian: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Azeri: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Bahasa Malaysia: Selamat Hari Natal
Basque: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengali: Shuvo Naba Barsha
Bohemian: Vesele Vanoce
Brazilian: Boas Festas e Feliz Ano Novo
Breton: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Bulgarian: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo
Catalan: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Chile: Feliz Navidad
Chinese: (Cantonese) Gun Tso Sun Tan’Gung Haw Sun
Chinese: (Mandarin) Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Choctaw: Yukpa, Nitak Hollo Chito
Columbia: Feliz Navidad y Próspero Año Nuevo
Cornish: Nadelik looan na looan blethen noweth
Corsian: Pace e salute
Crazanian: Rot Yikji Dol La Roo
Cree: Mitho Makosi Kesikansi
Croatian: Sretan Bozic
Czech: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Danish: Glædelig Jul
Duri: Christmas-e- Shoma Mobarak
Dutch: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! or Zalig Kerstfeast
English: Merry Christmas
Eskimo: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Estonian: Ruumsaid juulup|hi
Faeroese: Gledhilig jol og eydnurikt nyggjar!
Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad
Finnish: Hyvaa joulua
Flemish: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar
French: Joyeux Noel
Frisian: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier!
Galician: Bo Nada
Gaelic: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!
German: Froehliche Weihnachten
Greek: Kala Christouyenna!
Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara!
Hawaiian: Mele Kalikimaka
Hebrew: Mo’adim Lesimkha. Chena tova
Hindi: Shub Naya Baras
Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara!
Hawaian: Mele Kalikimaka ame Hauoli Makahiki Hou!
Hungarian: Kellemes Karacsonyi unnepeket
Icelandic: Gledileg Jol
Indonesian: Selamat Hari Natal
Iraqi: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Irish: Nollaig Shona Dhuit or Nodlaig mhaith chugnat
Iroquois: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay.
Italian: Buon Natale
Japanese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Jiberish: Mithag Crithagsigathmithags
Korean: Sung Tan Chuk Ha
Latin: Natale hilare et Annum Faustum!
Latvian: Prieci’gus Ziemsve’tkus un Laimi’gu Jauno Gadu!
Lausitzian: Wjesole hody a strowe nowe leto
Lettish: Priecigus Ziemassvetkus
Lithuanian: Linksmu Kaledu
Low Saxon: Heughliche Winachten un ‘n moi Nijaar
Macedonian: Sreken Bozhik
Maltese: IL-Milied It-tajjeb
Manx: Nollick ghennal as blein vie noa
Maori: Meri Kirihimete
Marathi: Shub Naya Varsh
Navajo: Merry Keshmish
Norwegian: God Jul or Gledelig Jul
Occitan: Pulit nadal e bona annado
Papiamento: Bon Pasco
Papua New Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu
Pennsylvania German: En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr!
Peru: Feliz Navidad y un Venturoso Año Nuevo
Philipines: Maligayan Pasko!
Polish: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie
Portuguese: Feliz Natal
Pushto: Christmas Aao Ne-way Kaal Mo Mobarak Sha
Rapa-Nui (Easter Island): Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua
Rhetian: Bellas festas da nadal e bun onn
Romanche (sursilvan dialect): Legreivlas fiastas da Nadal e bien niev onn!
Rumanian: Sarbatori vesele
Russian: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom
Sami: Buorrit Juovllat
Samoan: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou
Sardinian: Bonu nadale e prosperu annu nou
Serbian: Hristos se rodi
Slovakian: Sretan Bozic or Vesele vianoce
Sami: Buorrit Juovllat
Samoan: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou
Scots Gaelic: Nollaig chridheil huibh
Serb-Croatian: Sretam Bozic. Vesela Nova Godina
Serbian: Hristos se rodi.
Singhalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa
Slovak: Vesele Vianoce. A stastlivy Novy Rok
Slovene: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto
Spanish: Feliz Navidad
Swedish: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År
Tagalog: Maligayamg Pasko. Masaganang Bagong Taon
Tami: Nathar Puthu Varuda Valthukkal
Trukeese: (Micronesian) Neekiriisimas annim oo iyer seefe feyiyeech!
Thai: Sawadee Pee Mai
Turkish: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
Ukrainian: Srozhdestvom Kristovym
Urdu: Naya Saal Mubarak Ho
Vietnamese: Chung Mung Giang Sinh
Welsh: Nadolig Llawen
Yugoslavian: Cestitamo Bozic
Yoruba: E ku odun, e ku iye’dun!

Christmas Holyday!

Esami finiti! Mancano solo i risultati ma gli esami qui alla Metropolia University sono finiti e posso darmi al relax più totale: svegliarmi quando ne ho voglia, tornare a casa quando ne ho voglia, andare ovunque senza preoccuparmi di che cosa devo fare dopo. In poche parole, sono libero.

Certo, ci sono tutte le altre cose correlate, tipo il fatto che la fine dei miei studi implica l’avvicinarsi del mio ritorno. Ma vabbè, cerchiamo di non pensarci vivendo al meglio le prossime due settimane.

Natale e capodanno li passerò qui insieme ad altri studenti Erasmus. Per il compleanno di Gesù abbiamo affittato la sala party che c’è qui nel complesso di edifici dove abito. Non è niente male: ci sono un grande tavolo, divani, biliardo, proiettore, speaker per la musica e tanto altro.
L’idea è quella di fare un pranzo di Natale multinazionale, cibo italiano (il migliore, ovviamente), francese, spagnolo, coreano, finlandese e altre nazionalità dalle dubbie capacità culinarie. Per il bere, Gesù ha detto di portare solo tanta acqua, al resto ci pensa lui.
Forse riusciamo anche ad utilizzare la sauna, ma non ne sono molto convinto. Nel caso ci riuscissi punto al rotolare nella neve appena uscito dalla sauna.

Poi bè, le persone qui stanno partendo, tutti a casa per le vacanze o semplicemente perchè il periodo di studi è finito. Valli di lacrime riempiono Helsinki. Io conto su Ryanair e sui suoi voli super economici per incontrare di nuovo le persone in giro per l’europa (e magari tenere d’occhio anche Alitalia, che certe volte piazza di quelle offerte folli tipo Milano-Toronto 404€ a/r). In ogni caso penso che nei prossimi 2 anni visiterò almeno 3-4 persone tra quelle che ho incontrato qui e, di sicuro, tornerò a visitare la Finlandia.

Bè, il mio tempo è finito, devo dare la linea al telegiornale (stupido telegiornale che vuole sempre la linea). Stay tuned, more to come.

Regali di Natale: tra la pazza ricerca e la diabolica trappola della mancia

regali-di-natale

Ogni anno si presenta lo stesso problema: che ragali fare? Io giuro che non ne ho mai la più pallida idea. Non so che fare, non mi viene in mente nulla e quello che mi viene in mente non sarebbe gradito. Come ogni anno mi ritrovo a pochi giorni da Natale a fare una cappatina da qualche parte a caso nel tentativo di trovare un’ispirazione divina alla mia scelta… e finalmente trovo il regalo.

Arriva infine la mattina di Natale, ci si scambia gli auguri e con loro anche i regali. Io, fiero della scelta, consegno il mio ed ecco le possibili reazioni di colui/colei che l’ha ricevuto:

  1. “Wow che bello, mi serviva proprio. Grazie mille” – Il caso migliore, in cui il regalo è veramente piaciuto.
  2. “Oh… grazie, bello… ma cos’è?” – Il regalo non ha convinto molto. Il ricevente cerca di apprezzarlo, ma a fatica, e la sua reazione ne è la prova.
  3. “Mmm, sì… grazie…” – Ovvero “Bel regalo di merda, grazie, davvero!”
  4. “Cioè, e io con questo che ci dovrei fare secondo te? Mi hai mai visto usare una cosa del genere? Ovvio, non me ne faccio nulla… Bel Natale di merda!” – Bè, ovviamente il regalo non è piaciuto. Questa reazione può essere dovuta a 3 cose:  i) La persona odia particolarmente quello che le è stato regalato; ii) La persona si è svegliata con le palle girate; iii) La persona (se femmina) ha le sue cose.
  5. “Grazie, bellissimo… (dopo che te ne sei andato) Sì, bè, ma che è ‘sta merda? Bah…” – E il pacchetto va dritto dritto nel cestino

C’è poi il momento in cui ricevi i regali: regalo bello, regalo brutto… vabbè dai, si accettano. Poi arriva il regalo più temuto: la bustina con la mancia. Questa infatti sembra una cosa veramente utile, ma non lo è. Ti ritrovi ad avere tutte le mance (ipotizziamo 300 €), e tu lì, tronfio dei tuoi soldi appena ricevuti, che pensi: “Cavolo… 300 €, la PS3 costa 299 €… mi avanza addirittura 1 €… cavolo, vado subito a comprarla!”

E quando metti a conoscenza i tuoi genitori del fatto che vuoi usare i soldi ricevuti per acquistare qualcosa la risposta è soltanto una: “Come? Tutti quei soldi? Ma sei matto? Mettili via… no no, tu non li spendi mica tutti quei soldi, no. Se te li abbiamo dati non è stato mica perchè devi spenderli, scusa.” E quando cerchi di spiegare che i soldi sono stati fatti per scambiare beni e servizi e che le parole, alla consegna della busta, sono state “così ti compri quello che vuoi”, loro alzano la voce, tirano in ballo i bambini del terzo mondo e il fatto che loro non sono fortunati come te. Bah, valli a capire…

E’ bello massificarsi… ma anche no

folla-shopping

Oggi giornata di grandi acquisti in lungo e in largo in previsione del Natale. Centri commericali super affollati e gente di corsa che tenta invano di acquistare l’ultimo prodotto che, per sua sfortuna, è proprio il regalo ideale per quella persona.

Ultimamente è così che vanno i sabato pomeriggio di dicembre, è così che fa la gente, ed è quello che oggi ho fatto io… Oddio che robe! Troppa, troppa gente. Le corsie della Bennet sembravano lo scarico intasato di un lavandino in una casa abbandonata. C’era così tanta gente che ci si muoveva per osmosi e non per volontà propria. Inoltre, ad aggravare la situazione, quei geni della direzione hanno deciso di tenere aperte solo 16 casse su 44… ma dico, con tutta la gente che c’è, nemmeno la metà delle casse aprite? Ma che vi salta in mente?

Vabbè, penso, rassegnamoci… alla MediaWorld sarà così. E invece no… peggio! Le file per le casse a momenti arrivavano dall’altro lato del negozio. Gente accalcata intorno allo stand di Dj Hero cercava di fare una prova non riuscendoci, ovviamente, per colpa dei miei amici che sembravano aver conquistato il monopolio della console. Fortunatamente delle 6 casse presenti, 6 erano aperte… un po’ di buonsenso ogni tanto ci vuole.

Conclusione: vediamo la prossima volta di non svegliarci alle 14:30 del sabato prima di Natale per fare i regali o magari, più furbamente, sfruttare i giorni infrasettimanali.