Ubuntu 10.10: le prime impressioni

Credo che per la prima volta da quando uso Ubuntu Linux (circa 3 anni come unico sistema operativo, 4 considerando il Dual-Boot con Windows) che decido di installare la nuova versione il giorno immediatamente successivo al suo rilascio. Cosa mi ha fatto cambiare idea questa volta? Devo esser sincero, molte cose mi affascinavano: un po’ avevo già provato la RC in macchina virtuale, un po’ avevo letto post in giro per il web e tra le tante cose mi ha subito attratto l’estetica. Sembra che questa volta abbiano fatto tutto a dovere.

Ma andiamo per punti, altrimenti rischio di creare un minestrone di argomenti messi lì a caso…

Installazione versione 64bit su Dell Studio 1555 del 2009

(Intel P8600 2,40GHz, 4GB ram, 320GB Hard Disk, Scheda Video ATI di cui mi importa ben poco, wifi intel e altre cosucce…)

Il LiveCD si carica un po’ più lentamente delle scorse versioni, ma di sicuro è più rapido della 10.04 nell’avvio. L’installazione vera e propria è davvero rapida: 2 domande sulla lingua e su dove installare il sistema, verifica dei requisiti di sistema e della connessione internet. Dopodichè, mentre crea le partizioni, viene richiesto nome utente, password e altri dati più o meno utili. Il tutto è, come al solito, molto intuitivo.

Primo avvio e configurazione

Il primo avvio sembra lento, verificheremo più tardi dopo il reboot se è solo questione di primo avvio o se sarà una costante (negativa) del sistema. Facciamo il login e quello che mi aspetta è il calssico ubuntu con una novità in più: il nuovo font! Lo adoro, davvero. Il team che l’ha sviluppato ha fatto davvero un ottimo lavoro, 10 e lode! Come prima cosa apro un terminale e aggiungo al pannello superiore il monitor di sistema: sebbene siano attivi gli effetti grafici l’utilizzo delle risorse non viene compromesso se non di 1-2 punti percentuali rispetto alla versione precedente. Avranno sistemato qualcosa? Niente male comunque, non sono invasivi e probabilmente li terrò attivi a differenza di quanto facevo prima. Una cosa che non sopporto delle utlime 2 versioni di ubuntu sono i pulsanti delle finestre posizionati a sinistra. Poco male: avvio gconf-editor e nel menu apps->metacity->general cambio i valori della chiave button_layout in :minimize,maximize,close. Tutto sistemato.

Ricordiamoci che ho ancora il terminale aperto: sta da tempo lavorano per installare alcune cose essenziali come ubuntu-restricted-extras, emesene, filezilla, thunderbird, vlc, virtualbox, cheese, kdenlive e molte altre applicazioni che uso spesso. I server di ubuntu però sono stra-intasati e le velocità di download sono irrisorie rispetto al normale (si assestano intorno ai 100 KBps).

Installo pure google-chrome che oramai è diventato il mio browser predefinito. La possibilità di sincronizzare i bookmark con il proprio account google è geniale. In ogni caso spero ancora che Firefox 4 possa riservarci grandi sorprese sia in termini di performance, sia in termini di novità. Ma sto andando un po’ off-topic quindi smettiamola qui.

Secondo riavvio e seconde impressioni

Dopo aver installato le applicazioni essenziali ed aver fatto un bell’aggiornamento di tutti i pacchetti, un sano reboot mi porta a guardare il mio nuovo SO quasi del tutto pronto. Il secondo avvio è più veloce, ma non di molto. La cosa mi delude, avrei voluto performance migliori rispetto alla scorsa versione, la cui velocità d’avvio è tuttavia uguale.

Sebbene abbia scelto di utilizzare la lingua inglese, tuttavia il supporto alla lingua italiana è d’obbligo per lo spell check e per i formati di data/ora/valuta a cui sono abituato. In questo caso il supporto lingue mi ha dato non pochi problemi, impallandosi senza motivo sebbene avesse finito il suo lavoro (forse aspettava un reboot?). In ogni caso tutto sistemato e configurato.

Conclusioni

Non posso che essere soddisfatto della nuova relase di ubuntu che come tutte le sue precedenti uscite in ottobre riesce sempre a regalare ottimi risultati. Reputo infatti che le versioni X.10 siano sempre migliori delle X.04, ma è un parere personale… A Maverick Meerkat do un poichè molte sono le cose ottime, ma altre vanno ancora sistemate. Consiglio a tutti gli interessati di scaricarlo dal sito ufficiale e, per chi non volesse cimentarsi in una installazione, almeno provare la versione LiveCD, è più semplice di quello che si pensa!

Varie ed eventuali

Sono spesso grato del fatto di aver un blog. Grato non so a chi, considerando che me lo pago e me lo gestisco io. Diciamo grato del fatto che possa farlo.

In ogni caso credo che mi aiuti molto lo scrivere ciò che penso e ciò che mi affascina, senza preoccuparmi tanto di chi lo legge e del perchè. Mi piace l’idea di poter prendere, aprire un nuovo articolo e scrivere quello che mi passa per la testa.

In questo momento, infatti, mi è venuta voglia di parlare un po’ di come sia ingiusta la vita. Non trovate? Tu sei lì, ti fai lo sbatti per far sì che le cose vadano bene (e le cose effettivamente vanno bene), quand’ecco che l’inculata arriva. Può arrivare leggera, nascosta, pian piano. E quando te ne accorgi è già troppo tardi.

Poi arriva quella più dolorosa, l’inculata stratosferica, che ti uccide. Tu sei lì, calmo, gustandoti le bellezze della vita, quand’ecco che arriva come una martellata sui testicoli. E soffri. Tanto.

Il mondo non è un luogo per i giusti.

Citando una canzone dei Paramore, io per essere pessimista sono abbastanza ottimista. E questo è un bene, perchè non vedo solo lo schifo nel mondo. Tuttavia troppe esperienze mi han fatto capire che il mondo non è fatto per essere giusti. Se così fosse molte persone non avrebbero ciò che ora hanno, altre invece sì. Insomma, tutto sarebbe diverso. Forse anche noioso, chi lo sa. Ma diverso.

Per ora mi trovo a descrivere il mondo come ingiusto. Spero di essere smentito. Ma la mia ottimistica visione pessimista della vita mi spinge a pensare che no, non verrò smentito.

(Non sembra un post un po’ da emo? Del tipo “nessuno mi vuole bene quindi mi taglio le vene”? Bè un po’ sì, ma non è questo l’intento. Alla fine io vivo la mia vita normalmente e mi piace pure. Solo che rimango troppe volte deluso, tutto qui. Non mi taglierò le vene, non preoccupatevi 😀 )

Orari

Alla fine sono usciti i tanto attesi orari delle lezioni.

Bene, ora io mi uccido.

Nel primo semestre ho 3 materie. Sembrano poche, già, eppure riescono a incasinarmi totalmente la settimana.

Lunedì: 8:30 – 12:30

Martedì: 8:30-10:30 (buco di 3 ore) 13:30-19:30 con tanto di teletrasporto alle ore 15:30 da Città Studi a via Comelico.

Mercoledì: 10:30-13:30 (buco di 1 ora) 14:30-18:30

Giovedì: 8:30-12:30 (buco di 1 ora) 13:30-17:30

Venerdì: 8:30 – 12:30

Addio vita sociale.

Troppi impegni

In questi 11 giorni che mi mancano all’inizio dell’uni devo fare un sacco di cose che mi ero ripromesso da tempo o che avevo promesso ad altri in passato.

Innanzitutto devo finire il trasferimento di camera: finalmente prenderò possesso della mansarda di casa, grande almeno il doppio della mia attuale stanza. I lavori procedono alla grande, il Generale per la Conquista del Territorio mi ha confermato il corretto proseguimento dell’invasione della stanza.

Dovrei anche fare un giro a Milano, un piccolo sfizio, giusto per passare un po’ di tempo in centro e magari fare un paio di acquisti e cibarsi di schifezze al Burger King. Devo pure fare un salto in un negozio in Culandia, ma sempre a Milano.

Tra le cose obbligatorie da fare ho di sicuro un paio di siti internet da concludere. Non manca molto, giusto inserire i prodotti e sistemare le ultime stupidate/finezze del lavoro.

Devo andare all’IKEA. Da quando l’hanno aperta a San Giuliano non ci sono ancora andato e sento il desiderio irrefrenabile di entrarci (soprattutto dopo che questa settimana ci sono passato di fianco ben 2 volte). Vorrei prendermi qualche cosa per arredare la camera nuova, ma ancora non so cosa.

Dovrei pure andare a trovare un po’ di gente: al mio vecchio liceo ci sono diverse persone che mi piacerebbe salutare (e non sono -principalmente- i prof). Poi il fatto di pavoneggiarsi universitari aumenta di gran lunga la propria autostima.

Dovrei andare a trovare una mia amica che non vedo da circa un anno e a cui ho promesso, da appunto un anno, che sarei andato a trovarla. Solo che il treno costa troppo e lo stesso discorso vale per la benzina e l’autostrada. Vedremo che riuscirò a combinare.

Su per giù è questo l’elenco dei TODOs  di questi giorni. Mi piacerebbe realizzarli tutti, ma già so che molti andranno inevitabilmente a prostituirsi.

Concludo con una classica digressione: perchè cercando in Google Immagini la parola “Impegni” mi è apparso, tra i primi 20 risultati (mi pare) un tipo che lecca la Jolanda a una tipa completamente nuda? Ok che non ho messo i filtri alla ricerca, ma cavolo! Impegni, che sfumatura pseudo-porno può celarsi dietro questa parola? Mah…

La mia università piange

E’ di ieri sera la mail dei rappresentanti della Sinistra Universitaria in cui mi viene comunicato che inizierò le lezioni del secondo anno il lontano 15 Ottobre.

Ora, sebbene la mente di un piccolo studente liceale possa portare alla formulazione dell’idea “Wow, che figata, ti fai altre due settimane di vacanza!“, tuttavia non posso che essere triste per questa notizia. Mi spiego meglio: questa decisione è stata presa in seguito al rifiuto dei ricercatori, totalmente giustificato, a non svolgere più il ruolo di docenti. Infatti costoro non sono tenuti e non sono pagati per fare lezione a noi, ma da anni si prestano a questo compito per dare una mano alla propria università. In poche parole, insegnano gratis.

Inoltre, cosa altrettanto importante, “si è deciso di inviare al Parlamento e al Governo, perché si rendano conto dei danni che faranno sul sistema universitario italiano i pesantissimi tagli ai finanziamenti e alcuni dei risvolti più immediati di questa legge e, pertanto, decidano di accogliere gli emendamenti presentati dal mondo accademico.

Insomma, la mia università, come molte altre, non ha più soldi. Si è costretti ad aspettare il termine ultimo di pagamento delle tasse universitarie per poter almeno abbozzare un’idea di lezioni.

Quando si guarda il telegiornale e si vedono tutti questi docenti, ricercatori e altre cariche universitarie che protestano non si capisce bene come mai lo fanno, anche perchè subito dopo appare il politico di turno tutto pompato che dice “Noooo, non stiamo tagliano fondi all’università! Stiamo solo togliendo gli sprechi!”. Bene, posso dirti una cosa? VAFFANCULO!

20

Cavolo… non sono più un teen-ager. Oramai sono nella terza decade della mia vita. Sono vecchio.

Già mi vedo: la mattina, svegliarsi, andare in bagno e allo specchio controllare le rughe che pian piano iniziano a insinuarsi sul mio viso. Poi l’artrite, gli acciacchi, e tutte quelle robe lì da mezzo malato. Sono vecchio, lo so…

Vabbè ok, ho sparato sufficienti str****te per oggi! =)

Grazie a tutti per gli auguri!

La tangenziale di Milano è il male

So che c’è di peggio, ma da uno che comunque è abituato al traffico modesto del Lodigiano trovarsi in Tangenziale Est a Milano nell’ora di punta e impiegare 10 minuti per fare 700 metri (sì, dovevo fare solo un’uscita), bè… diciamo che la cosa ti segna.

Peggio è quando alle 11 di sera decidi di riprendere la stessa tangenziale e scopri che il traffico è ancora tutto lì! File e file di camion, auto e furgoni in coda a passo d’uomo. Se poi ci metti pure i vari cantieri, che ti costringono a fare il giro dell’oca e ti mandano in pappa il navigatore satellitare, e la riduzione da 3 a 1 corsia allora stiamo freschi.

Comunque la Tangenziale non solo mi ha distrutto psicologicamente la mattina, ma anche stanotte è entrata nei miei incubi! Ho sognato di essere in coda e di prendere un’uscita in contromano per la disperazione! Robe da matti! Per il prossimo mese niente più tangenziali.

E per la quarta volta… Nuovo Tema!

E sì, ancora una volta P-Corner cambia veste! Il motivo? Boh, il tema che avevo messo prima non mi piaceva. Più lo guardavo più dicevo “cavolo, ma è veramente brutto!”. Ho quindi deciso di cercarne un altro, il più semplice possibile. Ed ecco qui il risultato.

Giusto giusto due modifiche al codice CSS e PHP e via, la nuova grafica è pronta.

Ora devo sistemare anche due cose sulla sidebar di destra, mettere alcune funzionalità che prima non riuscivo a includere con il vecchio tema… Vedremo se si riuscirà a fare tutto.

Aspetto feedback di apprezzamento o critica sul tema, nonchè consigli su che cosa integrare.

Nel caso non vogliate lasciare commenti, almeno dedicatemi un pensiero domattina che alle 9:15 ho un esame! ARGH!

Quanta bella gente

Ieri sera ero fuori con i miei amici in un posto abbastanza conosciuto della zona. Ogni volta che ci andiamo io mi rompo sempre le scatole, devo esser sincero. Sì, ci sono lì i miei amici con cui parlare e scherzare ma non posso far a meno di non sentirmi a mio agio.

Innanzitutto a me i posti con la musica a palla infastidiscono non poco. Non riesco a concepire un’uscita tra amici senza un minimo di dialogo umano e non basato su urla e gesti. Se poi volessi conoscere qualcun’altro con cui scambiare due parole la cosa si fa ancora più dura: non solo c’è la musica che rompe le palle, ma la gente che frequenta quel posto se la tira da qui fino alla tangenziale ovest di Milano (circa 20 km, se si fa l’autostrada).

La villa dell'amico immaginario straricco

Insomma, la domanda è “perchè ci vado ancora?”. Non lo so. Forse perchè è l’unico posto dove vanno i miei amici ogni volta che esco e quindi mi aggrego. Forse è anche perchè non ci sono alternative valide in zona. Sarebbe tutto più semplice se ci fosse un qualche amico ricco sfondato con una villa delle dimensioni tipo Rocco Siffredi che ogni tanto mettesse a disposizione quei 3-4 ettari di giardino per ammazzarsi con partite di calcio ubriachi mentre giovani donzelle con dei francobolli come costume servono birra direttamente in bocca.

Ok, ho terribilmente degenerato. Sembra più un film porno che un’alternativa alle serate noiose… ma in fondo sognare non costa nulla.