Si ricomincia

Oggi ho ricominciato le lezioni all’università. Secondo semestre del secondo anno di Informatica. Sarebbe meglio dire di “Laurea in Matematica nascosta sapientemente dietro qualche computer infilato qua e là“. A quanto pare con il nuovo ordinamento, iniziato proprio con la mia annata, gli esami di matematica prolificano come funghi dopo una giornata di pioggia.

In due anni devo sostenere 5 esami di materie matematiche. Su 13 esami 5 sono solo di matematica! Se mi iscrivevo a lettere cosa mi trovavo, esami di “Benessere e cultura animale”?

Fortunatamente l’orario sembra decente, solo 2 giorni a settimana finisco nel pomeriggio, gli altri riesco sempre a tornare a casa per pasteggiare, il che mi permette di avere tutto il pomeriggio libero. Oddio, libero… devo studiare come uno stronzo, eh! Perchè se tutto va come deve andare… ma vediamo di non menare sfiga e passare oltre.

Prevedo un semestre molto, molto impegnativo. Dovrò limitare il mio cazzeggio sul pc (come sto facendo ora) e aumentare le ore di studio, nonchè integrare tutto con allenamenti ed arbitraggio nel fine settimana. Per non parlare poi della vita sociale: quella dovrò pure incastrarla da qualche parte.

Come dice il demotivational in figura:
COLLEGE: Buoni voti, Vita sociale, Dormire a sufficienza. Puoi sceglierne solo due.

La mia università piange

E’ di ieri sera la mail dei rappresentanti della Sinistra Universitaria in cui mi viene comunicato che inizierò le lezioni del secondo anno il lontano 15 Ottobre.

Ora, sebbene la mente di un piccolo studente liceale possa portare alla formulazione dell’idea “Wow, che figata, ti fai altre due settimane di vacanza!“, tuttavia non posso che essere triste per questa notizia. Mi spiego meglio: questa decisione è stata presa in seguito al rifiuto dei ricercatori, totalmente giustificato, a non svolgere più il ruolo di docenti. Infatti costoro non sono tenuti e non sono pagati per fare lezione a noi, ma da anni si prestano a questo compito per dare una mano alla propria università. In poche parole, insegnano gratis.

Inoltre, cosa altrettanto importante, “si è deciso di inviare al Parlamento e al Governo, perché si rendano conto dei danni che faranno sul sistema universitario italiano i pesantissimi tagli ai finanziamenti e alcuni dei risvolti più immediati di questa legge e, pertanto, decidano di accogliere gli emendamenti presentati dal mondo accademico.

Insomma, la mia università, come molte altre, non ha più soldi. Si è costretti ad aspettare il termine ultimo di pagamento delle tasse universitarie per poter almeno abbozzare un’idea di lezioni.

Quando si guarda il telegiornale e si vedono tutti questi docenti, ricercatori e altre cariche universitarie che protestano non si capisce bene come mai lo fanno, anche perchè subito dopo appare il politico di turno tutto pompato che dice “Noooo, non stiamo tagliano fondi all’università! Stiamo solo togliendo gli sprechi!”. Bene, posso dirti una cosa? VAFFANCULO!