Si ricomincia

Oggi ho ricominciato le lezioni all’università. Secondo semestre del secondo anno di Informatica. Sarebbe meglio dire di “Laurea in Matematica nascosta sapientemente dietro qualche computer infilato qua e là“. A quanto pare con il nuovo ordinamento, iniziato proprio con la mia annata, gli esami di matematica prolificano come funghi dopo una giornata di pioggia.

In due anni devo sostenere 5 esami di materie matematiche. Su 13 esami 5 sono solo di matematica! Se mi iscrivevo a lettere cosa mi trovavo, esami di “Benessere e cultura animale”?

Fortunatamente l’orario sembra decente, solo 2 giorni a settimana finisco nel pomeriggio, gli altri riesco sempre a tornare a casa per pasteggiare, il che mi permette di avere tutto il pomeriggio libero. Oddio, libero… devo studiare come uno stronzo, eh! Perchè se tutto va come deve andare… ma vediamo di non menare sfiga e passare oltre.

Prevedo un semestre molto, molto impegnativo. Dovrò limitare il mio cazzeggio sul pc (come sto facendo ora) e aumentare le ore di studio, nonchè integrare tutto con allenamenti ed arbitraggio nel fine settimana. Per non parlare poi della vita sociale: quella dovrò pure incastrarla da qualche parte.

Come dice il demotivational in figura:
COLLEGE: Buoni voti, Vita sociale, Dormire a sufficienza. Puoi sceglierne solo due.

Ma quanto tarella il Tarallo??

Ho finito da poco una lezione di matematica del prof. Tarallo: ma quanto va veloce!!! A un certo punto metà aula ha rinunciato a prendere appunti vista l’impossibilità di molti a scrivere come una dattilografa esperta. Quando un povero alunno, alzando timidamente la mano, ha chiesto “Scusi professore, può per favore spiegare più lentamente che si fa fatica a capire?”, lui ha premuto sull’acceleratore fino a raggiungere la velocità di 20 formule matematiche per secondo!!!

la-matematica-e-un-opinionec

L’argomento erano “i simboli di Landau” di cui non conosco il creatore (probabilmente il sig. landau, un matematico con qualche serio problema di comunicazione e integrazione sociale). Poi mi chiedo, perchè bisogna chiamare un simbolo “o piccolo”??? Chiamalo “pippo”, “zimbawe”, ma non “o piccolo”, anche perchè quando lo scrivi sembra palesemente uno zero… e molto spesso equivale a zero!!! Oddio!!! Non è possibile! E pensare che io tutto questo (e molto altro ancora) devo saperlo per gennaio. Sigh!

Triste, stanco e assonnato, direttamente dall’unimi vi saluto,

Poltro