Vacanze

Friedrich - Viandante sul mare di nebbia
Friedrich - Viandante sul mare di nebbia

Oh, finalmente posso dire di essere in vacanza! Certo, qualche se, qualche ma, qualche esame limitano il mio relax agli inizi di settembre e non a mese inoltrato come previsto inizialmente, ma comunque un buon mese e mezzo di dolce-far-nulla non me lo leva nessuno.

Riassumendo: 6 esami da dare in un anno, 5 sostenuti e 1 da dare il 22 settembre perchè il 18 mi scazzava parecchio. Non mi lamento dai. Soprattutto considerando che ho fatto più stronzate al di fuori dell’informatica che vere materie inerenti al mio corso di laurea, ma vabbè.

Comunque ora ci sono le vacanze. Dove andrò? Non ne ho la più pallida idea e non ho voglia di pensarci. Di sicuro dovrò allenarmi molto per i test atletici di settembre, ma lo scopo primo di questo mese e mezzo sarà sempre e solo il relax. Però davvero, a pensarci devo fare un sacco di cose, finire un po’ di progetti che ho in ballo, dedicarmi alle relazioni interpersonali che con lo studio ho praticamente perso da 2 mesi a questa parte.

Ok, ho capito, sarà una vacanza non di relax. A meno che non salti fuori all’ultimo minuto una iper-mega-super-ultra-(aggettivo stile comic book a piacere)-proposta vacanza non so cosa farò e non so se e come mi rilasserò. L’anno scorso ero riuscito a rimanere a casa solo 2 settimane in tutte le vacanze, ma lì si parlava dell’estate della maturità, mica di noccioline…

Insomma, rileggendo il post (sto mentendo, non l’ho riletto) mi rendo conto che ho scritto un vero e proprio stream di pensieri sapientemente (o follemente) collegati tra loro senza che abbiano alcun senso. E per chi si stesse chiedendo cosa centrasse l’immagine (il bellissimo quadro di Friedrich, lo adoro), non centra nulla come il resto. Mi piaceva e mi ricordava il mare. Il post deve avere per forza senso? Sì? Oh, bè… amen. Mio papà sostiene che è da 2 mesi che sono davanti al computer. Forse non gli è ben chiaro che il computer lo uso per studiare. E parlo seriamente. Quelle dannate slide fatte con il culo di uno gnu mi hanno fatto dannare!

Si si, scusate, un’altra digressione. Vabbè. Finisco qui.

Buone vacanze!

(Spero di riuscire a scrivere ancora qualcosina sul blog durante le vacanze, sempre che quelle 5-6 persone che mi seguono abbiano intenzione di usare il pc durante l’estate).

Le regole (non scritte) del Pinball

Fin da quando ero un piccolo bambino in possesso di scarse capacità intellettive, sono sempre stato appassionato dal pinball. Mi piaceva veramente tanto, tutte quelle luci e quei suoni. Certo quando perdevo subito ero veramente alterato, non toccavo più  il gioco per giorni. Ma in tutto questo tempo in cui gioco saltuariamente a pinball su PC o sulla PSP (un fantastico emulatore di pinball dell’Amiga) ho imparato alcune regole non scritte:

  1. Non puoi vincere: a pinball è impossibile vincere e raggiungere tutti i bonus, special, missioni e chi più ne ha più ne metta;
  2. Dal punto uno si può estrapolare una “sottoregola”: non potrai mai conoscere come raggiungere tutti i bonus e tutti gli special. Non esiste una guida del gioco che spieghi come fare a completare tutte le missioni e, anche se intuisci quello che devi fare (tipo “oh, se accendo tutte quelle luci succede questo…”) non riuscirai mai a capirli tutti;
  3. La tua fortuna dura solo una pallina: per ogni partita si ha solo 1 su 3 palline in cui, usando il gergo tecnico, spacchi i culi! Con quella pallina fai di tutto, accumuli bonus su bonus, prendi special, ti salvi da errori in modi allucinanti tanto da domandarti “ma ho premuto io il pulsante?”. Riesci a raggiungere milioni e milioni di punti fino a quando, per un errore cretino, la pallina cade. E lì la tua partita è finita. Hai altre 2 palline, ne sei consapevole. Al massimo farai 500mila punti. Non di più. La tua partita è finita lì.

Poi boh, credo ci siano delle altre regole, ma sinceramente il caldo mi ha fatto passare la voglia di scrivere….

Perchè tutti passano a Vodafone?

www.vodafone.it - Sezione "Piani e Promozioni"

Vedo intorno a me un sacco di gente che passa a Vodafone e io, da bravo cliente Tim, me ne rimango con Mamma Telecom senza tuttavia evitare di farmi qualche domanda: perchè passano tutti a Vodafone? E’ davvero così conveniente? Ecco quello che mi sono risposto…

Innanzitutto, a eccezione di un numero di telefono, faccio chiamate a tutti e mando messaggi a tutti. Sono un purista della tariffazione al secondo senza scatto alla risposta e del “perchè devo pagare un sacco per inviare sms a utenti non della mia compagnia telefonica”.

La tariffa che ho io si chiama Tim Base: 19 cent al minuto senza scatto alla risposta con tariffazione al secondo e 13 cent per sms verso tutti. Nessun canone mensile. Nessuna ricarica minima obbligatoria. Questa è la tariffa e questa rimane.

Prendiamo vodafone. Innanzitutto se vado sul sito www.vodafone.it trovare i piani tariffari è un’impresa. Cliccando su “piani e promozioni” ci sono SOLO opzioni tariffarie e offerte. Non una tariffa! Per trovarle devo andare nell’angolo in basso a destra dove, in piccolo, vedo scritto “personalizza il tuo piano”. Vediamo cosa appare…

Un’applicazione vuole farmi rispondere a un sacco di domande per poter determinare la tariffa migliore per me. Ma potrò scegliermela io sta cavolo di tariffa, no? Devi per forza scegliermela tu? Ma siamo scemi?

Vabbè, capisco che il sito della vodafone fa schifo quindi che faccio? Ma ovvio, chiedo aiuto a San Google che, alla richiesta “tariffe vodafone” mi rimanda alla pagina corretta del sito. Ed ecco che, finalmente, ho sotto mano tutte le tariffe che voglio.

Ci sono 6 tariffe differenti. Tutte e 6 delle inc***te pazzesche:

  1. Free You & Friends: telefonate gratis verso 10 numeri vodafone. Gratis? No, devi fare una ricarica di almeno 15€/mese.
  2. Free You&Me: gratis tutto verso un numero vodafone. Gratis? No, devi fare una ricarica al mese! (e poi c’è anche lo scatto alla risposta, che cavolo!)
  3. Vodafone Al Secondo: Sembra interessante… 20cent/minuto senza scatto e tariffazione al secondo. 12 cent per sms. Gratis? No, devi fare una ricarica al mese. Ancora…
  4. Vodafone Senza Scatto: Ancora ricarica al mese. Tariffazione anticipata di 60 secondi. Quindi lo scatto c’è! Appena ti rispondono ti ciucciano subito 15 cent! Eccheccavolo!
  5. Zero Limits: ti danno di tutto. Solo verso Vodafone. 1€/settimana. Vaff…
  6. One Nation: per extracomunitari. Pure loro vengono inc***ti… Scatto alla risposta, tariffazione anticipata… Chi più ne ha più ne metta.

Ora, la Tim non è una santa, lo so bene. L’unico motivo per cui non passo a wind (di gran lunga la più onesta delle compagnie) è che prende come il nuovo iPhone: alla ca**o di bue. La h3g? Meglio non parlarne, bisogna essere dei contabili prima di fare una chiamata… Insomma: io rimango a Tim finchè non ci sarà una valida alternativa.

Attenzione! Quello che ho scritto sopra, tutti i commenti alle tariffe, sono solo una MIA opinione. Può benissimo essere che per chiunque altro uno dei sei piani tariffari sia ottimo per le sue esigenze. Per me no, sono una fregatura. Ma, sottolineo ancora una volta, tutto questo IMHO.

Ma davvero sono così belle?

Hogan

Per me sono davvero orrende da vedere. Mi paiono pure scomode da indossare. Inoltre spendere 200-300€ per avere una placca gigante di plastica con la scritta HOGAN a caratteri cubitali e una H gigante, bè sinceramente mi pare sprecare i soldi.

Comunque de gustibus non disputandum est… (ecco a cosa serve il Liceo Scientifico: a farsi fighi con citazioni latine a livello di bar sport).

La gente ha paura della pioggia

Stamattina pioveva. Che ho fatto? Ho preso l’ombrello, semplice. Tutto l’hinterland milanese ha invece deciso che rischiare di bagnarsi in quella frazione di tempo tra l’uscire di casa e l’aprire l’ombrello era un prezzo troppo alto da pagare. E allora ecco tutti in macchina, giusto per intasare ancora di più le strade che, magicamente, diventano sempre più strette.

Mi trovo quindi a dover ritornare su un tema di cui ho discusso parecchio, ovvero i mezzi pubblici ed il loro utilizzo. Se la gente non prendesse sempre e solo la macchina le strade non sarebbero così intasate, quindi i mezzi di trasporto sarebbero più veloci ed efficienti. Diventando così efficienti la gente sarebbe invogliata a prenderli, con conseguente ammortizzamento dei costi e possibilità maggiori di rinnovare e aumentare i mezzi a disposizione dell’utenza. Ne consegue anche un miglioramento generale della situazione atmosferica e, non da sottovalutare, una maggiore sicurezza per i pedoni che, come è successo a me proprio oggi, rischiano di essere investiti anche sulle strisce pedonali con semaforo verde.

Insomma, capisco che la pioggia dia fastidio. Ma se per un giorno arrivi in ufficio leggermente umido (se ti va male) non è mica la fine del mondo, no?