I tried to be perfect
But nothing was worth it
I don’t believe it makes me real
I thought it’d be easy
But no one believes me
I meant all the things I said
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
This place is so empty
My thoughts are so tempting
I don’t know how it got so bad
Sometimes it’s so crazy
That nothing can save me
But it’s the only thing that I have
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
On my own
I tried to be perfect
It just wasn’t worth it
Nothing could ever be so wrong
It’s hard to believe me
It never gets easy
I guess I knew that all along
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
I tried to be perfect
But nothing was worth it
I don’t believe it makes me real
I thought it’d be easy
But no one believes me
I meant all the things I said
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
This place is so empty
My thoughts are so tempting
I don’t know how it got so bad
Sometimes it’s so crazy
That nothing can save me
But it’s the only thing that I have
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
On my own
I tried to be perfect
It just wasn’t worth it
Nothing could ever be so wrong
It’s hard to believe me
It never gets easy
I guess I knew that all along
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
Oh, finalmente posso dire di essere in vacanza! Certo, qualche se, qualche ma, qualche esame limitano il mio relax agli inizi di settembre e non a mese inoltrato come previsto inizialmente, ma comunque un buon mese e mezzo di dolce-far-nulla non me lo leva nessuno.
Riassumendo: 6 esami da dare in un anno, 5 sostenuti e 1 da dare il 22 settembre perchè il 18 mi scazzava parecchio. Non mi lamento dai. Soprattutto considerando che ho fatto più stronzate al di fuori dell’informatica che vere materie inerenti al mio corso di laurea, ma vabbè.
Comunque ora ci sono le vacanze. Dove andrò? Non ne ho la più pallida idea e non ho voglia di pensarci. Di sicuro dovrò allenarmi molto per i test atletici di settembre, ma lo scopo primo di questo mese e mezzo sarà sempre e solo il relax. Però davvero, a pensarci devo fare un sacco di cose, finire un po’ di progetti che ho in ballo, dedicarmi alle relazioni interpersonali che con lo studio ho praticamente perso da 2 mesi a questa parte.
Ok, ho capito, sarà una vacanza non di relax. A meno che non salti fuori all’ultimo minuto una iper-mega-super-ultra-(aggettivo stile comic book a piacere)-proposta vacanza non so cosa farò e non so se e come mi rilasserò. L’anno scorso ero riuscito a rimanere a casa solo 2 settimane in tutte le vacanze, ma lì si parlava dell’estate della maturità, mica di noccioline…
Insomma, rileggendo il post (sto mentendo, non l’ho riletto) mi rendo conto che ho scritto un vero e proprio stream di pensieri sapientemente (o follemente) collegati tra loro senza che abbiano alcun senso. E per chi si stesse chiedendo cosa centrasse l’immagine (il bellissimo quadro di Friedrich, lo adoro), non centra nulla come il resto. Mi piaceva e mi ricordava il mare. Il post deve avere per forza senso? Sì? Oh, bè… amen. Mio papà sostiene che è da 2 mesi che sono davanti al computer. Forse non gli è ben chiaro che il computer lo uso per studiare. E parlo seriamente. Quelle dannate slide fatte con il culo di uno gnu mi hanno fatto dannare!
Si si, scusate, un’altra digressione. Vabbè. Finisco qui.
Buone vacanze!
(Spero di riuscire a scrivere ancora qualcosina sul blog durante le vacanze, sempre che quelle 5-6 persone che mi seguono abbiano intenzione di usare il pc durante l’estate).
Quando sei all’università ti ritrovi inevitabilmente con quasi tutti i sabato mattina liberi e, in periodo d’esami, anche con molte giornate infrasettimanali libere. Per palesare questo non c’è modo migliore che passare un paio d’ore nel liceo che hai concluso l’anno precedente, incontrando vecchi amici più giovani che ancora devono concludere i loro studi.
Quando entri ti senti come superiore alla “legge” che vige nell’istituto: non temi più il professore che sta per entrare in classe, puoi sostare in mezzo ai corridoi a parlare con chiunque passi, spargi perle di saggezza sull’università ai più giovani e ti vanti di aver già finito le superiori. Insomma, è come se fossi un’autorità nell’ambiente… naturalmente un’autorità senza fondamenti 😀
Ah, bella la vita da universitario… sarebbe ancora più bella se la prof si degnasse di far uscire i voti dell’esame di laboratorio…
Dormire, rilassarsi, dormire e di nuovo rilassarsi. Mi pare giusto, dopo aver arbitrato ieri sera alle 18 e stamattina alle 10 un minimo di riposo serve. Perchè, ovviamente, l’idea di poter risparmiare un po’ le forze giusto giusto per espletare le normali funzioni vitali non mi passa per nulla per la testa, anzi! Nell’ultimo minuto di recupero mi metto pure a fare uno scatto in area per seguire un’azione della squadra che vince oramai con 20 goal di vantaggio (sì, bè non erano proprio venti…) che, come avevo intuito circa mezzora prima, non si sarebbe conclusa in nulla.
Detto questo, Tagliavento ha fatto una gara perfetta, ecco tutto… giusto per soffocare sul nascere le proteste 😀
Ommammamia. Sono tornato alle 16 circa dalla montagna. Quattro giorni di isolamento nel tentativo (fallito) di studiare. Poi finalmente torno a casa, anche un po’ stanco devo dire, e mi ritrovo a fare mille cose: dal sistemare le valige, al preparare le cose per l’allenamento, al guardare le mail (91 in tutto – senza contare quelle cestinate in automatico provenienti da facebook), al guardare il sito dell’università per apprendere che nel secondo semestre hanno finalmente organizzato in modo più umano gli orari, al chiudere il computer e recarsi agli allenamenti, al mangiare schifezze del Mc Donald e gufare (con successo) la partita del Milan, fino al tornare a casa a scrivere un nuovo post sul blog perchè oramai erano quattro giorni che marciva…
Ecco, dopo tutto questo sono pure fiero di aver scritto un periodo degno di Cicerone. Forse era meglio lasciarlo marcire per altri quattro giorni il blog, no? Vabbè… buona notte.
Credo che una delle cose più belle che possano esserci al mondo sia la consapevolezza che il giorno dopo ti dedicherai al riposo più totale. Questa consapevolezza te la offre solo il venerdì, giorno in cui, in un modo o nell’altro, tiri fino alla fne delle lezioni. Stanco, assonnato, affaticato… nonostante questo tiri fino alla fine sapendo che, una volta tornati a casa il weekend ci aspetta.
Magari… a me nel weekend aspettano solo partite da arbitrare, studio e, forse, un poco di riposo. Nonostante questo amo il venerdì, soprattuto quando Trenitalia decide di far arrivare i treni in orario e mi permette di prendere il pullman a un orario leggermente più umano. Oggi fortunatamente è uno di quei venerdì, per cui posso ritenermi abbastanza soddisfatto e contento, pronto ad affrontare un weekend pieno di impegni!