Lost in Google

Conoscete i theJackal? Sono un gruppo di ragazzi che fa video su YouTube… Ecco, questa descrizione è la peggiore che si possa dare. I theJackal sono un gruppo di ragazzi napoletani davvero molto bravi nel fare video. Curano tutto, dalla regia, alla recitazione, agli effetti, alla musica… insomma, sono una vera e propria casa di produzione indipendente.

Tre o quattro mesi fa hanno pubblicato il loro episodio 0 di Lost in Google, quella che dovrebbe diventare la loro web series. Potrei spiegarvi la trama, ma perchè farlo quando c’è il loro episodio a farlo? (E pure un videotutorial che spiega come funziona)

Episodio 0

Istruzioni

Lost in Google prende quindi i migliori commenti al video e da questi ne tira fuori le idee e le situazioni per l’episodio successivo. E’ geniale, non tanto per il fatto di utilizzare i commenti, quanto per come vengono usati dal team: riescono sempre a stupirti. I loro video precedenti pubblicati su YouTube sono fantastici, ma se continuano così, Lost in Google potrebbe diventare il loro capolavoro.

Vi consiglio in primis di iscrivervi al loro canale, poi magari visitare la loro pagina Facebook e, ovviamente, guardatevi il primo episodio!

Series Time!

Dopo la sessione d’esami mi pare giusto rilassarmi un po’, e qual è il modo migliore per farlo se non cazzeggiare alla grande guardando serie TV? Ok, forse di meglio c’è una giornata in spiaggia, un pomeriggio al parco gustandosci un gelato con gli amici… ma qui tutti son partiti quindi non ho proprio nulla da fare fino al 18, la fatidica data.

In questo periodo sto seguendo diverse serie, altre le ho già finite, ma mi pare giusto rendervene partecipi, si sa mai che vi possano essere utili.

Daria

Ho iniziato al rovescio, dalla 5^ stagione, ma intanto non è che ci sia una storia. Daria è un cartone animato che trasmettevano su MTV (e visibile in streaming su ondemand.mtv.it) e fa morire dal ridere. La protagonista, di nome Daria, è una cinica e sarcastica liceale che commenta il mondo che la circonda. La serie è degli stessi ideatori di Beavis and Butthead.

Breaking Bad

Consigliata da Ales, Breaking Bad parla di un professore di chimica che, scoperto di avere una forma acuta di cancro ai polmoni, decide di garantire un sostegno economico alla sua famiglia per quando lui non ci sarà più. Come? Producendo metanfetamine.
[INFO] Il protagonista è, per chi lo conoscesse, lo stesso attore che ha fatto il padre di Malcom nell’omonima serie TV.

My Life As Liz

Per la serie (ahahah, no… non è una battuta) “Serie TV bimbominkiose”, ecco a voi Liz. Non la seguo assiduamente, ma una puntata ogni tanto non fa male anche perchè la protagonista è molto strana e divertente, una rara nerd-girl dai capelli rossi e dallo stile particolare e anche, a modo suo, molto carina, devo esser sincero. Anche questa serie la potete trovare su MTV ondemand.

30 Rock

Questa serie ho iniziato a vederla solo oggi, capitandoci per caso su Rai 4. E’ una sitcom che si svolge nel dietro le quinte di una serie TV comica. E’ molto divertente e se ne avrò l’occasione continuerò a guardarla.
[INFO] La protagonista della serie è l’ideatrice della stessa.

Poi ci sono altre serie, come The Big Bang Theory, che ho già guardato milioni di volte ma che mi fan sempre sbellicare dalle risate. Ogni tanto metto su a caso anche qualche puntata di Scrubs perchè di quello proprio non si può fare a meno, anche se oramai so a memoria tutte le battute.

Se avete serie da consigliarmi non esitate a scrivermele nei commenti qui sotto!

 

YouTube e i video consigliati

Non so che cosa usi YouTube per decidere quali video consigliarti. Probabilmente considera le ultime ricerche, gli ultimi video visualizzati… non lo so. Quello che so, è che questo qualcosa non funziona! Ultimamente mi propone dei video nella sezione “Consigliati per te” che prescindono totalmente dai miei gusti e dalle mie precedenti visualizzazioni!

Un esempio: nell’ultima settimana ho guardato un paio di video musicali dei Boston, alcuni sketch dei Simpsons e dei Griffin, un video idiota intitolato “Muslim Rave Party” e due trailer da incorporare nel sito del cinema che gestisco. Ecco quello che mi propone proprio in questo momento YouTube:

Su 8, solo 2 sono pertinenti con le precedenti ricerche.Quello che più mi scandalizza è il secondo video consigliato, intitolato “How To Deal With Your Period“, tradotto “Come affrontare le mestruazioni“. Questo NON HA ALCUN SENSO!

Tuttavia, se si guarda sotto, si vede la scritta “Perchè hai guardato…” e il titolo di un video guardato. Su 8 proposte, i video che “ho guardato” di recente sono solo 2, gli altri risalgono a circa un mese fa oppure ci ho cliccato sopra per sbaglio!

Basta, è ora di fare un nuovo video al riguardo. Appena la smetto di fare partite inizio a girare… Ok, ci sarà da attendere molto…

Google condannato

(Tratto da zeusnews.it)

Nel 2006, l’8 settembre, alcuni ragazzi pubblicarono su YouTube un video in cui maltrattavano un proprio compagno di scuola affetto dalla sindrome di Down.

Non appena la notizia si diffuse, montò la protesta finché il 6 novembre un utente privato e il Ministero dell’Interno, quasi contemporaneamente, chiesero a Google la rimozione del video, cosa che avvenne il giorno seguente.

A quel punto, però, era troppo tardi per fermare la macchina che s’era messa in moto. La famiglia del ragazzo vessato dai compagni aveva esposto querela, cui si erano aggiunti anche l’Associazione Vividown e il Comune di Milano, quali parti civili.

Per Google, tuttavia, sembrava che non sussistessero problemi seri: una direttiva europea del 2003, recepita dalla legge italiana, stabiliva che i provider non sono responsabili dei contenuti, a patto che cancellino i contenuti offensivi dietro segnalazione.

Stante tutto ciò, la condanna odierna ha colto di sorpresa non solo gli imputati, ma l’intera Rete. Non a caso il New York Times ha definito la sentenza “storica” per quello che riguarda la giurisprudenza di Internet.

David Drummond, George De Los Reyes e Peter Fleischer sono stati considerati responsabili per un video caricato da dei ragazzini – questi, sì, davvero responsabili non solo del video ma anche dei maltrattamenti – sulla piattaforma da loro gestita.

Il Tribunale di Milano, che ha emesso la sentenza, sembra credere che sia non solo auspicabile ma anche tecnicamente possibile censurare all’origine il materiale ospitato da una piattaforma di condivisione libera (beh, libera fino a oggi) come YouTube.

Se le difficoltà tecniche di un’impresa del genere sono evidenti per tutti (a eccezioni di quelli che dovrebbero vederle) le conseguenze per la libertà della Rete sono ancora più preoccupanti.

La sentenza sembra illudersi che il problema non sia la violenza al ragazzo, ma il video, dimenticando che la violenza ci sarebbe in ogni probabilità stata anche senza filmato (così come esisteva già prima che nascesse YouTube).

Nel periodo di tempo in cui il video è rimasto online i dirigenti di Google non sono stati consapevoli dalla sua esistenza – come avrebbero potuto? – finché qualcuno non ha avuto il buon senso di non limitarsi a scandalizzarsi per la sua presenza ma di segnalarlo come contenuto da rimuovere, cosa che è avvenuta.

È senz’altro significativo, poi, che a questo punto del processo i genitori del ragazzo maltrattato si siano da tempo dissociati dall’intera vicenda ritirando la querela.

Si erano resi conto che tutto il rumore creato dai vari attori non era finalizzato alla tutela della vittima, che anzi veniva “ulteriormente offesa e umiliata dai titoli e dalle immagini”, ma aveva probabilmente altri fini.

Stando a quanto è dato finora di sapere, la condanna si basa su un mancato rispetto delle norme sulla privacy da parte di Google, che avrebbe dovuto chiedere l’intervento del Garante prima di mettere online il video ritraente un “minore affetto da patologie”, come se la decisione di rendere visibili quelle scene fosse stata di Google e non dei quattro ragazzini (peraltro già condannati).

Per i dettagli, occorrerà aspettare che il giudice Oscar Magi depositi le motivazioni della sentenza, cosa che avverrà entro 90 giorni. Fortunatamente – secondo gli avvocati della difesa – è caduta l’accusa di diffamazione, altrimenti “l’obbligo di censura preventiva da parte degli hosting provider” sarebbe stato automaticamente sancito.

Resta comunque il problema della responsabilità attribuita a chi fornisce il mezzo di comunicazione, e non a chi lo usa.

E mentre all’estero – e non solo – si chiedono quale deriva censoria stia prendendo piede in Italia, è singolare come per la seconda volta in poco tempo qualcuno chieda di mettere il bavaglio a Internet.

“Se i siti come i blog, Facebook, Youtube vengono ritenuti responsabili del controllo di ogni video” – spiega Marco Pancini – “significherebbe la fine di Internet come oggi lo conosciamo, con tutte le conseguenze politiche e tecnologiche. Si tratta di principi per noi importanti, perciò continueremo a seguire i nostri colleghi in appello”.
Qui sotto la direttiva Europea sulla responsabilità del materiale pubblicato in internet:

Leggi tutto “Google condannato”

YouTube e le sue fanfalucche del copyright

Oggi mi andava di caricare su youtube un video musicale: Enjoy The Silence 2004 Remix, canzone dei Depeche Mode reinterpretata da Mike Shinoda dei Linkin Park. Ovviamente il video è protetto da copyright… oramai anche le mie unghie sono protette da copyright e non le posso condividere con nessuno, proprio nessuno.

Ora, perchè ho voluto caricare questo video? Youtubbando un po’ (si può dire youtubbare? Vabbè, si capisce…) ho notato che il video della suddetta canzone c’era, ma aveva una qualità schifosa. Ecco perchè ho estrapolato da dailymotion il video in HD e l’ho messo sul tubo. Prima di caricare il video mi sono letto tutte le informative sul copyright: bla bla bla bla… solite stro****e. Perchè, alla fine, chiunque carica video protetti e il tutto si risolve con una mail di youtube che ti dice:

Il tuo video Depeche Mode – Enjoy The Silence (2004 Remix) potrebbe contenere materiale di proprietà o concesso in licenza da WMG.

Non è richiesta alcuna azione da parte tua; se ti interessa sapere come ciò influirà sul tuo video, visita la sezione “Corrispondenze ID video” del tuo account per ulteriori informazioni.

Sincerely,
– Il team di YouTube

Ok, in pratica… non fanno nulla! Il video rimane lì, finchè la Warner Music non deciderà che mettere una pubblicità popup nel video per scaricare la canzone da iTunes non sia poi così conveniente.  Vabbè, valli a capire quelli di youtube. Dovrebbero piuttosto dire: “guarda, questo è l’elenco del materiale audiovisivo che puoi caricare perchè concesso dai proprietari. Se però metti qualcos’altro ti togliamo l’account.” ma non venite qui a dirmi che non posso caricare materiale protetto… eddai!

Bene, questo è il video. Enjoy the music (and also the silence 😀 ) <–battuta pessima

[EDIT] Come potete chiaramente vedere mi hanno rimosso il video. Cioè, non me l’hanno rimosso. Semplicemente potevo vederlo solo io. Mmm, molto utile… L’ho quindi rimosso. Che tristezza, mi piaceva tanto questo video. E pensare che in circolazione ci sono ancora video di Bad Romance di Lady Gaga.

YouTube e le sue fanfalucche del copyright

Oggi mi andava di caricare su youtube un video musicale: Enjoy The Silence 2004 Remix, canzone dei Depeche Mode reinterpretata da Mike Shinoda dei Linkin Park. Ovviamente il video è protetto da copyright… oramai anche le mie unghie sono protette da copyright e non le posso condividere con nessuno, proprio nessuno.

Ora, perchè ho voluto caricare questo video? Youtubbando un po’ (si può dire youtubbare? Vabbè, si capisce…) ho notato che il video della suddetta canzone c’era, ma aveva una qualità schifosa. Ecco perchè ho estrapolato da dailymotion il video in HD e l’ho messo sul tubo. Prima di caricare il video mi sono letto tutte le informative sul copyright: bla bla bla bla… solite stro****e. Perchè, alla fine, chiunque carica video protetti e il tutto si risolve con una mail di youtube che ti dice:

Il tuo video Depeche Mode – Enjoy The Silence (2004 Remix) potrebbe contenere materiale di proprietà o concesso in licenza da WMG.

Non è richiesta alcuna azione da parte tua; se ti interessa sapere come ciò influirà sul tuo video, visita la sezione “Corrispondenze ID video” del tuo account per ulteriori informazioni.

Sincerely,
– Il team di YouTube

Ok, in pratica… non fanno nulla! Il video rimane lì, finchè la Warner Music non deciderà che mettere una pubblicità popup nel video per scaricare la canzone da iTunes non sia poi così conveniente.  Vabbè, valli a capire quelli di youtube. Dovrebbero piuttosto dire: “guarda, questo è l’elenco del materiale audiovisivo che puoi caricare perchè concesso dai proprietari. Se però metti qualcos’altro ti togliamo l’account.” ma non venite qui a dirmi che non posso caricare materiale protetto… eddai!

Bene, questo è il video. Enjoy the music (and also the silence 😀 ) <–battuta pessima

[EDIT] Come potete chiaramente vedere mi hanno rimosso il video. Cioè, non me l’hanno rimosso. Semplicemente potevo vederlo solo io. Mmm, molto utile… L’ho quindi rimosso. Che tristezza, mi piaceva tanto questo video. E pensare che in circolazione ci sono ancora video di Bad Romance di Lady Gaga.