Mai fermarsi due secondi

Vorrei dire che me lo ricordo chiaramente, ma non è del tutto vero. Certo, era estate, giugno inoltrato, e faceva caldo, molto caldo. La cosa però non mi toccava più di tanto. Poteva anche essere inverno, gelido, non sarebbe cambiato nulla. Forse solo l’atmosfera, ma niente di più.

Mi ricordo che si stava davvero bene, che poco mi importava di tutto e di tutti. Vivevo senza pensieri la mia estate, ascoltando canzoni dalle cuffie di un iPod. Forse era “Hey There Delilah” la canzone che diede il via, ma anche qui poco importa cosa stessi ascoltando, le canzoni si susseguivano ininterrottamente senza alcun controllo.

Credo anche di essermi addormentato a un certo punto, ero sul mio letto al piano di sotto. Saranno passati 2 anni da che mi sono trasferito in una più ampia soffitta di casa mia. Le finestre erano spalancate nel tentativo di far passare un poco di aria, fallendo miseramente. La stanza sembrava più bianca del solito, ma non era colpa del sole. c’era qualcos’altro lì, in quella stanza, qualcosa che ricordo chiaramente, ma che preferirei non ricordare.

Quello che c’era lì, inoltre, era il perfetto senso di pace e tranquillità che rendeva le mie giornate estive stupende, mentre ora mi trovo a dover riempire ogni buco della mia giornata con una qualsivoglia attività, dallo studio all’arbitraggio, all’ESN, alla lettura. Non posso permettermi un attimo di riflessione, un attimo come questo, senza sentire la mancanza di quella perfetta giornata estiva.

Mai fermarsi due secondi

Vorrei dire che me lo ricordo chiaramente, ma non è del tutto vero. Certo, era estate, giugno inoltrato, e faceva caldo, molto caldo. La cosa però non mi toccava più di tanto. Poteva anche essere inverno, gelido, non sarebbe cambiato nulla. Forse solo l’atmosfera, ma niente di più.

Mi ricordo che si stava davvero bene, che poco mi importava di tutto e di tutti. Vivevo senza pensieri la mia estate, ascoltando canzoni dalle cuffie di un iPod. Forse era “Hey There Delilah” la canzone che diede il via, ma anche qui poco importa cosa stessi ascoltando, le canzoni si susseguivano ininterrottamente senza alcun controllo.

Credo anche di essermi addormentato a un certo punto, ero sul mio letto al piano di sotto. Saranno passati 2 anni da che mi sono trasferito in una più ampia soffitta di casa mia. Le finestre erano spalancate nel tentativo di far passare un poco di aria, fallendo miseramente. La stanza sembrava più bianca del solito, ma non era colpa del sole. c’era qualcos’altro lì, in quella stanza, qualcosa che ricordo chiaramente, ma che preferirei non ricordare.

Quello che c’era lì, inoltre, era il perfetto senso di pace e tranquillità che rendeva le mie giornate estive stupende, mentre ora mi trovo a dover riempire ogni buco della mia giornata con una qualsivoglia attività, dallo studio all’arbitraggio, all’ESN, alla lettura. Non posso permettermi un attimo di riflessione, un attimo come questo, senza sentire la mancanza di quella perfetta giornata estiva.

Riassunto

Ce la posso fare, ce la posso fare, non ce la faccio.
Ce la posso fare, ce la posso fare, non ce la faccio.

In questo ultimo lunedì di giugno vorrei fare un bel riassunto della mia situazione universitaria, giusto per perdere un po’ di tempo prima di iniziare a studiare che tanto di tempo ne ho da vendere, dicono. Chi non lo so, ma mi pare che due passanti ne parlassero ieri giù in strada.

Agenda:

Tra un giorno, esame. Tra una settimana consegna di un progetto. Tra due settimane esame. Tra due settimane e mezzo esame teorico legato al progetto. Tra [tempo indefinito] orale e laboratorio dell’esame di prima, quello tra due settimane. Tra un mese esame. Tra un mese e qualche giorno orale dell’esame di prima.

In tutto questo, potete voi biasimarmi dall’essere stressato? Considerando che poi metà feisbuc carica foto al mare, al sole, in costume, mentre io sono in camera, davanti al pc, con un sonno che si vede da Capo Rizzuto.

Ah, l’università.

Riassunto

Ce la posso fare, ce la posso fare, non ce la faccio.
Ce la posso fare, ce la posso fare, non ce la faccio.

In questo ultimo lunedì di giugno vorrei fare un bel riassunto della mia situazione universitaria, giusto per perdere un po’ di tempo prima di iniziare a studiare che tanto di tempo ne ho da vendere, dicono. Chi non lo so, ma mi pare che due passanti ne parlassero ieri giù in strada.

Agenda:

Tra un giorno, esame. Tra una settimana consegna di un progetto. Tra due settimane esame. Tra due settimane e mezzo esame teorico legato al progetto. Tra [tempo indefinito] orale e laboratorio dell’esame di prima, quello tra due settimane. Tra un mese esame. Tra un mese e qualche giorno orale dell’esame di prima.

In tutto questo, potete voi biasimarmi dall’essere stressato? Considerando che poi metà feisbuc carica foto al mare, al sole, in costume, mentre io sono in camera, davanti al pc, con un sonno che si vede da Capo Rizzuto.

Ah, l’università.