Ora che ho la vostra attenzione (e metà di voi sta già per bruciarmi vivo) passo alla spiegazione. Leggete tutto e non interrompetemi (non potete), ma potete lasciare benissimo dei commenti.
«I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia. E’ bello cambiare e accettare delle sfide»
Ciò che ha detto Monti non è sbagliato in generale, è sbagliato per l’Italia e per il periodo che sta passando. In questo paese siamo sempre stati abituati a cercare un posto e starci finchè non si raggiunge la pensione. Di questo Fantozzi è un esempio perfetto: l’impiegato che odia il suo lavoro ma lo fa perchè deve sopravvivere ed arrivare al fatidico momento in cui potrà spaparanzarsi sul divano fino alla morte, per poi scoprire che si annoia.
Ecco, questo è l’italiano medio, che si accontenta e che rimane attaccato al suo posto; che quando un giovane più bravo di lui si fa avanti lo sottomette per far capire subito chi comanda e così via, ciclicamente, la storia si ripete generazione dopo generazione. Impara a stare al tuo posto, cosa vuoi di più del sopravvivere? Un lavoro che ti piaccia? Il lavoro non deve piacere, serve solo per fare soldi. Per quello ci sono gli hobby nel finesettimana.
Mario Monti ha fatto bene a dire quelle cose? NO, è stato un idiota, forse per la prima volta durante il suo mandato. Ha scelto il momento peggiore per dirlo, in cui tanti italiani firmerebbero carte false per avere un lavoro. Quindi no, Monti non ha fatto bene. Ma, per come la vedo io, il pensiero espresso è più che condivisibile. Questo detto da me, una persona che sogna di poter affrontare tante esperienze e sfide nella propria vita, per trovare giorno dopo giorno un motivo in più per essere felice di ciò che si è diventati.
Punto di vista interessante Poltro! 😉
Sì vabbè ma è una cagata, io posso benissimo licenziarmi se il lavoro che faccio non mi soddisfa, fare tutti lavori a termine non lo vedo come un vantaggio, visto che in quel caso sei obbligato a cambiare, anche se non vuoi. E poi diciamocelo, quando arrivi a una certa età non ne vuoi più di contratti atipici della minchia, perché finito quello che hai non sai nemmeno se sarai ancora appetibile sul mercato.
Bè, se non sbaglio si rivolge ai soli giovani, quindi non al padre di famiglia che (si presuppone) abbia oramai trovato il lavoro che desidera. Inoltre il modo in cui ha espresso il concetto è da cani.