Le stronzate (femminili) di Facebook

Facebook è uno strumento alquanto contorto sotto molti aspetti. Questo solo per colpa delle persone che lo popolano e lo riempiono di idee/mode/stronzate varie. Quello che però oggi mi ha colpito è stato l’ennesimo tentativo di qualche ragazza socialmente menomata con gravi problemi mestruali di inventare l’oramai milionesimo giochino in cui si scrivono delle parole ad-cazzum sul profilo. Un tempo erano gli stati del mondo, poi ci sono stati i colori, poi altre e altre ancora, e infine, oggi, parole apparentemente scollegate: divano, letto, sedia… Tuttavia un senso credo di averlo intuito…

Ora, nella maggior parte dei casi (se non nella totalità), il significato è stato sempre scoperto. Già, perché, per natura femminile, mantenere un segreto per più di 5 minuti implica uno sforzo pari a guardare la partita di calcio mentre sull’altro canale c’è la finale di Amici. Quindi, se nelle altre 999.999 volte si è capito che cosa volevate dire, perchè questa volta dovrebbe essere diverso? Ma soprattutto: PERCHE’? Semplicemente io mi chiedo il perché di queste vostre uscite.  Non hanno senso.

Certo, dall’altro lato il popolo maschile si ritrova a condividere a iosa link sulla partita finita 5 secondi prima (e ancora mi chiedo chi è che si mette lì a creare tutti sti link della cippa)… Ma di questo ne parlerò più avanti in un video (giusto per far felici un paio di persone).

Ma la sai lunga!

Non vi fermate mai su facebook a guardare il link di qualche vostro amico e pensate “Ma a me, che me ne frega?“. Cioè, io dovrei reagire al vostro link? Dovrei interpretarlo e carpire informazioni particolari su di voi per conoscere il vostro stato d’animo? Oppure semplicemente è il prurito al dito che vi fa cliccare sulla maledettissima scritta “condividi”?

Basta, ufficialmente basta! Sono stufo dei “Mi manchi-lo so-mi vuoi-prendimi”, “io e te 3msc”, “quanto sono belli i ragazzi”, “quanto sono belle le ragazze”, “anch’io mi sveglio la mattina”, “anch’io respiro”, “anch’io guardo il cellulare quando trilla”, “voglio anch’io essere un vampiro” ecc ecc. Non me ne importa! Scrivi qualcosa di sensato. Qualcosa che pensi veramente TU, non che un altro ha pensato per te.

Vabbè ho capito, come al solito sono intransigente… Nella mia ignoranza dovuta all’incapacità di fare il cuoricino in facebook, vi saluto e vi confermo che “No, il titolo di questo post non ha senso”.