Musica

Oggi mi sono messo a sistemare un po’ i CD in camera mia. Ogni tanto mi concedo questo piccolo “vizio” di acquistare un album che mi sia particolarmente piaciuto. La cosa che accomuna tutti questi CD è che al loro interno contengono almeno una traccia che ha significato molto nella mia vita. Una canzone che, in quel particolare momento, era perfetta per essere cantata, fischiettata od urlata.

Come quando acquistai American Idiot dei Green Day, piena di canzoni bellissime come la più che conosciuta Wake Me Up When September Ends. lacrime agli occhi, davvero.

Oppure l’album Toxicity dei System Of A Down, dove la traccia n° 6, Chop Suey!, l’ho cantata a squarciagola più e più volte quando tutto sembrava uno schifo.

C’è anche Feeling This, dal Greatest Hits dei Blink 182: quasi un inno alla gioventù ed al divertimento.

Si passa poi a Caparezza, con pezzi un po’ più “sociali” dell’album Le Dimensioni Del Mio Caos, o i forti pezzi dei Linea 77 dagli album 10 e Horror Vacui, mettendoci anche un po’ di Riot dei Paramore.

Ho citato tanti album, ne ho dimenticati molti altri. Svariate sono le canzoni che hanno segnato la mia vita, canzoni che magari ora non significano nulla ma che, in quel momento, erano perfette.

Non saprei vivere senza la musica. Anche il semplice uscire la mattina per andare a prendere il treno e dimenticarsi l’iPod a casa mi provoca una sofferenza a malapena sopportabile, della serie “Toglietemi tutto, ma non il mio iPod”.

Concludere questo post senza allegare una canzone mi pare fuori luogo, sebbene sopra vi siano link a video su YouTube. Ecco che la canzone che ho scelto da allegare a questo post è In The End dei Linkin Park. Il motivo è prettamente personale, vi basti sapere che è una canzone che nella vita non potrò mai scordare.