Intervista al Ministro della Pubblica Istruzione

Un ministro imbarazzato, imbarazzante e impreparato. Questo esce dall’intervista di ieri sera a Mariastella Gelmini al programma Che Tempo Che Fa. Più è più volte è stata messa in difficoltà dalle domande di Fabio Fazio alle quali non sapeva come rispondere, mugugnando frasi trite e ritrite piene di ovvietà e luoghi comuni.

Imbarazzo totale al momento in cui Fazio ripropone le frasi dette dal Presidente del Consiglio sulla scuola pubblica che vuole inculcare idee che i genitori non vogliono inculcare ai propri figli. Cos’è, ora l’educazione passa dal “fai quello che ti dico io o ti picchio?“. La risposta è stata “Non è stato capito. Bisogna avere il coraggio di cambiare le regole.” Ma, che centra? E basta usare questo scuola paritaria al posto di scuola privata. Si chiama privata, catso!

E’ come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali.

Lorenzo Cherubini (Jovanotti) sulla scuola pubblica. Citata da Fazio nella puntata di ieri.

 

Giustissima la domanda di Fazio “Ma come si fa a migliorare la scuola tagliando fondi?” a cui il ministro risponde “No… ma… gli sprechi…“. Patetica e incompetente. Non so in che altro modo definirla. Bè, un modo ci sarebbe, ma è poco ortodosso…

Non mettiamoci le fette di salame sugli occhi: tutta la riforma è un taglio unico alla scuola pubblica per farla scendere di qualità e dare più credito alle scuole private. Mi sono venuti i brividi quando ha detto sulla partecipazione dei privati alle università “…per favorire un arricchimento reciproco gli uni sugli altri“. Come? Le scuole pubbliche dovrebbero arricchire gli studenti e il Paese con le competenze acquisite dagli stessi. I privati si arricchiscono già da soli. Se qualcuno deve sganciare soldi quello è proprio lo Stato.

Fortunatamente Fazio ha più volte sottolineato le pecche nelle argomentazioni del ministro, mettendo in luce gli aspetti più controversi e insensati della riforma.

Per chi ancora non li avesse visti, ecco i video dell’intervista.