Patetici

Oggi le avverse condizioni ambientali hanno messo nel panico trenitalia. Si sa, in Italia non piove mai e quando succede è anche comprensibile che i treni subiscano ritardi o disagi in generale.

Arrivato in stazione per prendere il treno delle 12:45 mi accoglie un fantastico “20 minuti di ritardo” sul mio treno. Ok, non è poco ma non sono neppure di fretta. “Aspetterò” penso…

Alle 13:05 del treno neanche l’ombra, quand’ecco che arriva! Il treno? No, l’aggiornamento del ritardo che ora è salito a 40 minuti. Simpatici.

Alle 13:25 arriva l’annuncio: “Il treno delle 12:45 è stato soppresso. I passeggeri possono utilizzare come sostitutivo il treno delle 13:27…“.

Ecco che arriva il treno. Salgo. Mi siedo. Mi rialzo e vado ad ammassarmi nella zona porte. Perché? Bè, un simpatico capotreno mi fa notare che quella carrozza è di prima classe e che dovrei pagare un sovrapprezzo per rimanere seduto lì.

Ok, se fosse stato un viaggio normale avrei capito, avrebbe avuto ragione. Ma se tu, Trenitalia del ca**o, mi sopprimi un treno, mi dici di prenderne un altro e su quel treno non mi fai neppure sedere, allora VAFFANCULO! Siete patetici. Con che ratio mettete la prima classe su un treno regionale? Che poi cosa cambia da prima a seconda classe? Le poltrone? No! Tutto identico, dai sedili all’odore di metallo e formaggio. Solo una foglietto attaccato con scotch di carta segnala la differenza di classe.

Lo ripeto. Patetici.

Patetici

Oggi le avverse condizioni ambientali hanno messo nel panico trenitalia. Si sa, in Italia non piove mai e quando succede è anche comprensibile che i treni subiscano ritardi o disagi in generale.

Arrivato in stazione per prendere il treno delle 12:45 mi accoglie un fantastico “20 minuti di ritardo” sul mio treno. Ok, non è poco ma non sono neppure di fretta. “Aspetterò” penso…

Alle 13:05 del treno neanche l’ombra, quand’ecco che arriva! Il treno? No, l’aggiornamento del ritardo che ora è salito a 40 minuti. Simpatici.

Alle 13:25 arriva l’annuncio: “Il treno delle 12:45 è stato soppresso. I passeggeri possono utilizzare come sostitutivo il treno delle 13:27…“.

Ecco che arriva il treno. Salgo. Mi siedo. Mi rialzo e vado ad ammassarmi nella zona porte. Perché? Bè, un simpatico capotreno mi fa notare che quella carrozza è di prima classe e che dovrei pagare un sovrapprezzo per rimanere seduto lì.

Ok, se fosse stato un viaggio normale avrei capito, avrebbe avuto ragione. Ma se tu, Trenitalia del ca**o, mi sopprimi un treno, mi dici di prenderne un altro e su quel treno non mi fai neppure sedere, allora VAFFANCULO! Siete patetici. Con che ratio mettete la prima classe su un treno regionale? Che poi cosa cambia da prima a seconda classe? Le poltrone? No! Tutto identico, dai sedili all’odore di metallo e formaggio. Solo una foglietto attaccato con scotch di carta segnala la differenza di classe.

Lo ripeto. Patetici.

L’ora è tarda

L’ora è tarda, certo, ma mi sentivo in dovere di scrivere un paio di righe, giusto per riassumere gli eventi che sono capitati in questi due giorni in cui non metto mano al blog.

Posso finalmente dire di aver sostenuto i miei primi esami da universitario. Lunedì ho dato lo scritto di programmazione (a cui seguirà la prova di laboratorio e l’orale), mentre martedì ho dato l’esame d’idoneità di inglese. Per ora sono a conoscenza solo del fatto di aver passato inglese… i miei primi 3 crediti 🙂 Per programmazione dovrò attendere ancora un poco per sapere i voti.

Lunedì sera, inoltre, la sezione arbitri di Lodi ha avuto come prestigioso ospite l’arbitro di Serie A, Nicola Rizzoli. Devo dire che è stata una bella serata, Nicola è un ottimo oratore e spiega in modo coinvolgente le sue idee. A prescindere dalle decisioni arbitrali che possono essere contestate o condivise, a prima vista pare una brava persona anche abbastanza acculturata e un ottimo arbitro di calcio.

Concludo questo piccolo report con una piccola perla riguardante la terrificante ATM. Vorrei dire solo questo: L’HO FATTA FRANCA!!! Vabbè, ora spiego meglio. Non ho fatto nulla di “illegale” alla fine della storia. Solo che, da bravo furbone, mi sono dimenticato di acquistare un biglietto urbano per poter prendere prima il treno lambrate-rogoredo e poi la metro fino a san donato. Il biglietto urbano copre anche il tratto ferroviario. Salgo sul treno con l’intenzione di acquistare il biglietto alla stazione di rogoredo. Ma ecco che arriva: il controllore!!! Fortuna vuole che i controllori delle FS non abbiano un dispositivo per verificare la validità delle tessere ATM magnetiche. Con nonchalance gli porgo il mio tesserino magnetico non “valido” e alla frase “apposto”, il mio volto si inonda di un sorriso beffardo rivolto al mio compagno di viaggio. Tengo a sottolineare che poi, per il tratto in metro, ho acquistato il biglietto… quindi, sommando tutto, non ho poi fatto il delinquente, ho solo posticipato il pagamento 🙂

Bene, ho scritto a sufficienza.

Bye Bye!