Sollecitato da uno splendido sole che non vedevo da oramai 2 settimane, oggi pomeriggio sono andato a correre in giro per Espoo, la città in cui risiedo (ma oramai dovreste saperlo).
A chi me lo chiedeva ho sempre spiegato che Espoo è un po’ come la San Giuliano per Milano. Non è vero. E’ molto, molto più grande. Davvero, non me ne ero mai accorto ma sembra davvero immensa. Per carità, non è grande come Milano, ma comunque direi che un buon Melegnano, San Giuliano e San Donato accorpati possono essere un buon termine di paragone, basti pensare che all’interno di Espoo ci sono 5 fermate del treno!
Comunque non sono andato fino all’estremo opposto della città, c’era da ammazzarsi a farlo. Mi sono limitato a vagabondare in lungo e in largo sfruttando le varie piste ciclabili presenti ovunque. Ogni singola strada ha una pista ciclabile/pedonale che, per quanto non sia proprio l’ideale per correre (l’asfalto di uccide le gambe), almeno è una buona alternativa al farsi ammazzare in mezzo alla tangenziale est in orario di punta.
Per caso sono pure passato di fronte alla sede della Nokia che è un po’ una di quelle cose che quando le vedi dici “ah, già! La Nokia è finlandese“. E niente, era lì. Piena di indiani. No seriamente, la Nokia sembra assumere solo indiani e licenziare il resto dell’europa… ma sono politiche aziendali, non mi voglio intromettere.
Divagando un po’ di più, faccio un passo indietro al primo pomeriggio di oggi quando, finalmente, mi sono ricordato di scattare questa foto [qui a destra]. Pizza Berlusconi! Yum! Come non volerla assaggiare? No, non la voglio assaggiare! In primo luogo qui sono dei cani a fare la pizza (mentre io sono un faigo nel cucinarla!), se poi la chiamate Berlusconi proprio non voglio neppure vederla! Ah, per chi fosse interessato la motivazione di questo nome è qui (Grazie Memo).
E niente, invece della pizza stasera mi cucino un bel risotto alla milanese. L’avevo promesso al mio tutor, che per giunta non c’era al mio pizza party in occasione del mio compleanno, quindi stasera mi sbizzarrisco sui fornelli. Credo di essere l’unico studente erasmus a preoccuparsi così tanto del cibo. Ma che volete che vi dica, alla fine sono italiano e, sebbene tutti i nostri (infiniti) difetti, a cucinare non ci batte nessuno. E ho le prove. Poi io a cucinare sono un faigo, come ho già detto. E sì, anche per questo ho le prove. =D