“Dai non prendermi in giro…”
“No, purtroppo sono serio…”
Così, un anno fa, è iniziata la telefonata che mi ha dato la più brutta notizia del 2010. Non potevo crederci. Non volevo crederci. Luigi ci aveva lasciato.
A un anno di distanza da quel giorno tante cose sono cambiate, soprattutto in quell’ambiente di cui lui era il mio capo. In quest’anno ho fatto tanti progressi, passi importanti nella mia carriera arbitrale. Credo che il modo migliore per ricordarlo sia quello di dirgli, sicuro che riceverà il mio pensiero, un grandissimo grazie per tutto quello che ha fatto per me e per tutti i colleghi arbitri che hanno avuto l’onore di lavorare con lui.
Ho iniziato il campionato rivolgendo il mio pensiero a lui, chiedendogli di aiutarmi a raggiungere i miei traguardi per quell’anno. Ho concluso il campionato con una gara molto importante e, rivolgendogli sempre un pensiero in quello che sembrava il più lungo minuto di silenzio prima di iniziare quella gara, gli ho detto che sì, i traguardi che mi ero prefissato li avevo raggiunti, anche grazie a lui.
Grazie Luigi.